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Ateltica, Gianmarco Tamberi: “A Tokyo sono rimasto calmo e ho conquistato l’oro. Con Jacobs e Tortu ho un rapporto fantastico”

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Gianmarco Tamberi è tornato alle gare nella tappa di Diamond League di Losanna senza però ottenere un risultato convincente. Il serbatoio, soprattutto a livello mentale, è quasi vuoto ed è più che comprensibile dopo il trionfo a cinque cerchi ottenuto solo poche settimane fa.

L’azzurro, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha parlato delle sue sensazioni ed emozioni quando ha rivisto la fantastica gara di Tokyo: “Ho faticato a riconoscermi. Soprattutto per la calma con la quale ho affrontato la gara più importante della mia vita. Nemmeno l’attesa prima del 2.37, quando i giudici mi hanno fermato per far partire una semifinale dei 400 ostacoli, mi ha scalfito. E Barshim era già andato oltre la quota. In altre occasioni chissà come avrei reagito. Lì sono rimasto tranquillo e concentrato. Ho cambiato pelle“.

Nonostante abbia raggiunto il tetto del mondo, Tamberi è ancora convinto che si possa migliorare: “Nella capacità di gestire le gare, anche se sto migliorando. Proprio a Torun potrei aver perso l’oro per aver esultato troppo, sprecando energie, dopo il 2.35 che credevo valesse la vittoria”.

E sul suo rapporto con altri due campioni olimpici, Marcell JacobsFilippo Tortu, il saltatore in alto ha raccontato: “ Marcell sa che appena torna dal Messico lo attende una sfida alla Playstation a F.1, Pippo l’ho sentito anche qualche sera fa. Ho ricevuto un paio di telefonate da un numero sconosciuto e subito dopo una da lui. Era insieme ad Alberto Tomba che mi chiamava per salutarmi. Che figuraccia. Ad Alberto risponderei anche alle 4 del mattino: ho una stima infinita per lui”.

Foto: Lapresse

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