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Atletica, da comparsa a potenza invidiata. La rinascita dell’Italia e un futuro luminoso

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Negli ultimi dieci anni ci eravamo abituati a fare da comparse, con risultati decisamente mediocri e ben lontani dai vertici internazionali. L’Italia dell’atletica leggera non era ormai neanche più uno sparuto puntino del grande globo della Regina degli Sport, la disciplina praticata davvero in ogni angolo del Pianeta.

Alle Olimpiadi di Londra 2012 ci si era dovuti accontentare del bronzo di Fabrizio Donato nel salto triplo, da Rio 2016 si tornò a casa senza neanche una medaglia e con risultati davvero modesti da parte dell’intera spedizione azzurra. Nei Mondiali intercorsi in questo periodo si faceva fatica a smuovere il medagliere, aggrappandosi sostanzialmente alle discipline su strada come dimostrano l’argento di Valeria Straneo nella maratona e il bronzo di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia. Il movimento era ai minimi storici, non soltanto per quanto concerne gli allori ma anche per i risultati di “contorno” come finali raggiunte, primati personali siglati nell’evento più importante, semplici passaggi di turno.

Alle Olimpiadi di Tokyo 2020, però, c’è stata una netta inversione di rotta. Anzi, una vera e propria esplosione: 5 medaglie d’oro nella stessa edizione dei Giochi, quando in passato ci si era fermati massimo a 3 (Mosca 1980 e Los Angeles 1984 caratterizzate entrambe dai noti boicottaggi di USA e URSS). L’atletica leggera è stata a sorpresa il motore dell’intera spedizione tricolore in Giappone, dato che il 50% dei titoli conquistati in questa edizione a 5 cerchi proviene proprio da questa disciplina. Impensabile fino a due settimane fa. Si era sbarcati nel Sol Levante con l’obiettivo di ben figurare, consci di un movimento in fibrillazione ed in crescita, si sperava di agguantare quantomeno un podio dopo lo zero assoluto di cinque anni fa ed invece si è scritta la storia dello sport italiano.

Italia seconda nel medagliere di atletica leggera, alle spalle soltanto degli USA. Italia che regala grandi emozioni e che è invidiata da tutti: l’uomo più veloce della terra, la staffetta più veloce del pianeta, i maestri della tecnica della marcia, l’uomo che salta più in alto al mondo. Abbiamo vinto tanto e in disciplina iconiche, siamo invidiati da tutto il mondo, siamo a sorpresa padroni della disciplina. E alle spalle ci sono tutti i connotati per continuare a sognare, con un movimento in grado di esplodere ulteriormente e superarsi ancora una volta.

Foto: Lapresse

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