Atletica
Atletica, Filippo Tortu: “L’emozione più bella che si possa immaginare o sognare”
Filippo Tortu, l’uomo del destino. Voleva fortemente un riscatto dopo la semifinale dei 100 metri raggiunta, ma chiusa da ultimo, e l’ha ottenuto nel modo più bello: una rimonta tutta d’oro nell’ultima frazione della staffetta 4×100, a regalare qualcosa di ancor più mai visto nella storia dell’atletica italiana, con un 37″50 da stampare nella memoria.
Così il sardo ai microfoni della Rai: “E’ difficile parlare di me in questo momento, e non di noi. La staffetta la si corre in quattro. Tra tutte le persone con cui dobbiamo dividere questa gioia, dovremmo iniziare dal Professor Filippo Di Mulo, Giorgio Frinolli che ci hanno seguito in questi anni, a tutti i compagni, Polli, Davide, Antonio che sono qui con noi, che sono qui sulle tribune, Massi; Fede e Bobby“.
E poi il racconto della gara: “Quando sono partito ero lì, a pari o a fianco, e ho pensato solamente di stare rilassato e correre il più tranquillo possibile perché sapevo che se l’avessi fatto l’avrei ripreso o superato. Ero più lucido quando correvo di quanto ho tagliato il traguardo perché non ci potevo credere. Ho chiesto a tutti i compagni che facevano il tifo, ho chiesto a Lorenzo se era vero e se avevamo vinto noi, poi quando ho visto Italia sul tabellone, il tempo non l’ho guardato, l’ho scoperto poco fa ed è stratosferico. Ma sinceramente potevamo pure fare 45, non m’interessa. E’ l’emozione più bella che si possa provare“.
Per il classe ’98, a 23 anni arriva la più grande gioia di una finora breve, ma intensa carriera. Una di quelle da condividere con Marcell Jacobs, Lorenzo Patta ed Eseosa Desalu, per tutti Fausto. Lui il primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nel 2018, lui l’uomo a dare all’Italia la quinta medaglia d’oro dell’atletica in quel di Tokyo.
Foto: LaPresse