Atletica
Atletica, il papà di Gianmarco Tamberi: “Il rinvio delle Olimpiadi per la pandemia lo ha aiutato”
Quella di ieri è stata indubbiamente una giornata leggendaria per l’atletica e per lo sport italiano, grazie al doppio oro azzurro firmato nel giro di pochi minuti da Gianmarco Tamberi nel salto in alto e da Marcell Jacobs nei 100 metri ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021. “Gimbo”, che aveva dovuto saltare la precedente rassegna a cinque cerchi per un infortunio beffardo, si è riscattato salendo addirittura sul gradino più alto del podio insieme al qatariota Mutaz Essa Barshim con una misura di 2,37 metri.
“Sto realizzando che abbiamo vinto l’Olimpiade – dichiara a caldo Marco Tamberi, papà-allenatore di Gianmarco, dopo la gara -, È il nostro obiettivo da 5 anni, da quando si è rotto la caviglia. L’ho seguito per questa strada, con tante difficoltà e ci siamo arrivati. Un oro reso speciale anche da tutta la storia di Barshim, che è simile a quella di Gianmarco, visto che anche lui si è spaccato la caviglia tre anni fa. La vittoria condivisa è stata bellissima, ero sicuro che avrebbero preso questa decisione“.
“L’anno di ritardo forse l’ha aiutato un pochino – prosegue papà Tamberi (fonte: Corriere dello Sport) -. È stato molto bravo, ha gestito la gara nel miglior modo possibile. Non si è fatto prendere dalla foga o dalla paura di vincere. Non ha sbagliato niente. Le qualificazioni? È vero che aveva fatto veramente schifo, ma in qualificazione può capitare. Sapeva di dover saltare 2,28 metri e poi 2,30. Aveva fatto 2,33 in allenamento quattro giorni prima”.
Il tecnico svela anche alcuni retroscena del rapporto con il figlio nel percorso di avvicinamento ai Giochi: “È difficile allenare il proprio figlio, fino a 20 giorni fa c’era tantissima tensione tra di noi. Faccio sempre fatica a togliere i panni dell’allenatore, mentre come genitore lo ringrazio per la medaglia: mi ha fatto un regalo per il mio compleanno che era il giorno della qualificazione“.
Foto: Lapresse