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Atletica, la 4×100 dell’Italia per la finale alle Olimpiadi. Perché Marcell Jacobs in seconda frazione? Correrà più metri!

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L’Italia sogna l’impresa con la 4×100 maschile alle Olimpiadi di Tokyo 2021: nella finale in programma oggi pomeriggio (ore 15.50) gli azzurri partiranno con velleità di medaglia, dopo il record nazionale firmato in batteria (37.95) e potendo contare sulla classe cristallina di Marcell Jacobs, freschissimo Campione Olimpico dei 100 metri. Il velocista bresciano sarà schierato in seconda frazione, ormai una consuetudine con la maglia azzurra. La scelta, però, non è convenzionale perché le altre Nazioni di riferimento si affidano al loro big nell’ultimo 100.

A spiegare la scelta in casa tricolore è stato Filippo Di Mulo, il referente tecnico della velocità, alla Gazzetta dello Sport: “La decisione è dovuta a una doppia ragione: perché il quartetto, per più motivi, è nato così sebbene al suo interno, nel tempo, ci siano stati alcuni rimescolamenti e perché chi corre il rettilineo opposto a quello di arrivo ha a disposizione un maggior numero di metri rispetto a chi ha il compiuto di chiudere. Il suo potenziale può essere meglio valorizzato“. In sostanza: a Marcell Jacobs viene affidata la frazione più lunga, in modo da avere a disposizione la sua velocità per più metri.

Oggi pomeriggio bisognerà rischiare i cambi, a differenza di quanto si è fatto in batteria (si doveva accedere all’atto conclusivo senza rischiare troppo). Per salire sul podio bisognerà tirare al massimo e verosimilmente abbassare il record italiano. La strategia è già segnata, come spiega Di Mulo: “Allunghiamo i cambi di qualche metro, nel nostro caso uno in particolare, il secondo, Jacobs-Desalu. Fausto dovrà aggiungere al suo punto di avvio circa tre piedi, la nostra unità di misura in pista, per farsi raggiungere più avanti rispetto a quanto accaduto in semifinale“.

In sostanza Marcell Jacobs correrà circa 130 metri, invece di 119-120: prenderà infatti il testimone da Lorenzo Patta tra gli 80 e i 90 metri e lo cederà a Desalu tra i 200 e 210 metri. Poi curva a tutta di Eseosa e servirà il gran rettilineo finale di Filippo Tortu, che in effetti ha spesso reso bene sul lanciato conclusivo.

Foto: Colombo/FIDAL

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