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Atletica, l’Italia dei record: 5 ori, 10 finali, 9 primati. I numeri degli azzurri: secondi nel medagliere. E la classifica a punti…

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L’Italia archivia un’Olimpiade davvero da record per l’atletica leggera. Cinque medaglie d’oro semplicemente memorabili conquistate da Marcell Jacobs (100 metri), Gianmarco Tamberi (salto in alto), Massimo Stano e Antonella Palmisano (20 km di marcia), 4×100 maschile. Il Bel Paese può vantare l’uomo più veloce della terra, la squadra più veloce del Pianeta, l’uomo che salta di più al mondo, due interpreti sopraffini del tacco e punta. Il Bel Paese si è imposto in discipline senza precedenti e dal prestigio assoluto: i 100 metri sono indubbiamente l’evento più importante e seguito di tutti i Giochi, la staffetta veloce ha un impatto enorme a livello iconico ed è spesso la cartina di tornasole dell’intero movimento.

Si tratta del miglior risultato della nostra storia a cinque cerchi (il record precedente era di tre, ottenuti a Mosca 1980 e Los Angeles 1984, le edizioni caratterizzate dai boicottaggi di USA e URSS). L’Italia non è soltanto rappresentata dal vertice trionfale, ma anche dal tanto fermento che troviamo alle spalle: ben dieci finalisti complessivi (ovvero tra i primi otto classificati) con Zane Weir quinto nel getto del peso, Nadia Battocletti settima nei 5000 metri, la 4×400 maschile settima, Filippo Randazzo ottavo nel salto in lungo, Alessandro Sibilio ottavo nei 400 ostacoli. Sono stati siglati ben undici record nazionali, tra cui spicca quello di Marcell Jacobs (9.80, primato europeo) e quello della 4×100 (37.50, quinto crono mondiale all-time), ma anche quello della 4×400 maschile (2:58.81, prima volta sotto i tre minuti).

L’Italia chiude addirittura al secondo posto nel medagliere con 5 ori, alle spalle degli USA (7 ori): tutte le altre corazzate hanno fatto peggio. La classifica a punti ci vede al 12° posto con 49,5 punti: 8 punti a testa per Jacobs, 4×100, Palmisano, Stano e 7,5 per Tamberi (ha condiviso il successo col qatarino Mutaz Essa Barshim); 4 punti per il quinto posto di Weir; 2 punti a testa per i settimi posti di 4×400 e Battocletti; 1 punto a testa per gli ottavi di posti di Sibilio e Randazzo. La top-10 era distante soltanto 2,5 punti, facciamo meglio della Francia e la Germania era lì a mezzo punto di distacco. A vincere sono stati gli USA (263 punti) davanti a Giamaica (106) e Kenya (104), la Polonia è stata la miglior europea (quarta con 74). Ora la grande missione: confermare l’atletica leggera a questi livelli e prepararsi ad accogliere i tanti ragazzi che vorranno iniziare a praticarla a settembre, ci aspetta una stagione di grande rinascita, sarà fondamentale seminare per il futuro.

Foto: Lapresse

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