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Atletica, Marcell Jacobs: dagli infortuni nel salto in lungo all’oro olimpico. Ora suggestione 200…

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Marcell Jacobs è l’uomo più veloce della Terra. Il 9″80 con cui si è laureato campione olimpico nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2020 resterà per sempre la più grande impresa della storia dello sport italiano (al massimo potrà venire eguagliata, ma non superata). Eppure l’apoteosi è maturata dopo anni di calvario, infortuni e frustrazioni. Un percorso tortuoso, ad ostacoli, fino alla decisione fatale di intraprendere definitivamente la strada che lo avrebbe condotto verso la gloria.

Forse in pochi ricorderanno che Marcell Jacobs, ad inizio carriera, era una grande promessa del salto in lungo. Nel 2017 realizzò addirittura un incredibile balzo da 8,48 metri (seppur con vento al di fuori della norma, 2,8 m/s): oggi, giusto per dare un riferimento, in questa disciplina si è vinto l’oro olimpico con 8,41…

Tra il veneto ed il salto il lungo l’amore non è mai davvero sbocciato, a causa di un fisico che faceva fatica a reggere i continui traumi alle articolazioni provocati dalla fase di stacco. Gli infortuni, in quegli anni, si susseguivano a catena ed un problema ad un ginocchio lo mise fuori dai giochi per diversi mesi nel 2017.

Fu allora che nacque il futuro campione olimpico. Jacobs iniziò, quasi per gioco, a disputare delle gare veloci. Subito nel 2018 ottenne un considerevole 10″08, replicato l’anno dopo da un 10″03. Nel frattempo, dopo 2 anni di assenza, riprovò ancora con il salto in lungo nel 2019, saltando 8,05 metri al coperto, prima di una deludente partecipazione agli Europei indoor di quello stesso anno: da allora il classe 1994 decise che sarebbe stato uno sprinter a tempo pieno. Il salto in lungo gli aveva provocato sempre più dolori che gioie, più infortuni che successi: era tempo di metterselo alle spalle. Mai scelta si rivelò più azzeccata: poco più di due anni dopo si è preso il trono dell’Olimpo.

Se per la mamma Viviana siamo di fronte al “nuovo Bolt”, viene da chiedersi quale sarà ora la nuova frontiera per Marcell Jacobs. Di sicuro il primo traguardo sarà confermarsi ormai in pianta stabile tra i fenomeni mondiali dei 100 anche nel futuro a breve e medio termine. Tuttavia le qualità mostrate in particolare nella fase lanciata aprono scenari molto interessanti persino in chiave 200 metri. A stuzzicare il nuovo Messia dell’atletica italiana sono arrivate le parole di Livio Berruti, campione olimpico dei 200 a Roma 1960 che al Corriere dello Sport non ha utilizzato giri di parole: “Può correre e vincere anche i 200 metri. Può farlo, ne sono certo“.

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Foto: Lapresse

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