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Atletica, Mondiali U20. Sabato 21 agosto, sessione mattutina. Martina Casiraghi quinta nella 10 km, staffette azzurre maschili in finale!

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Ancora niente podi per l’Italia ai Mondiali Under 20 di Nairobi ma oggi pomeriggio gli azzurri si giocano la carta principale in chiave medaglie con il capitano Lorenzo Benati nei 400. La terz’ultima sessione di gare regala comunque qualche soddisfazione ai colori azzurri con il quinto posto di Martina Casiraghi nei 10 km di marcia e la qualificazione alla finale delle due staffette maschili.

La marciatrice lombarda Martina Casiraghi eguaglia il miglior risultato azzurro finora ottenuto nella manifestazione chiudendo con un soddisfacente quinto posto la 10 km di marcia. Gara regolare quella dell’azzurra, che si è fatta sfilare dal gruppo delle prime dopo 3 km e mezzo ma tenendo sempre un buon ritmo e con un’ottima qualità di marcia che le ha permesso di andare a riprendere buona parte delle atlete che la sopravanzavano a metà gara.

Nessun rimpianto per il podio, che si sarebbe ottenuto con mezzo minuto in meno circa rispetto al 48’18”21 (un minuto più alto del personale) fatto segnare dall’azzurra, che nel finale è andata a superare la russa Sborets che era stata in lotta per le medaglie fino ai 6 km e mezzo ma si è fatta raggiungere e sopravanzare dall’ucraina Sholomitska, quarta con 5 secondi di vantaggio sull’azzurra. Oro per la messicana Sofia Ramos Rodriguez: un dominio assoluto il suo da metà gara in poi, con il tempo di 46’23”01, argento per la francese Birè-Heslouis con il tempo di 47’43”87, terza piazza per la ceca Martinkova in 47’26”28.

In campo maschile vittoria a sorpresa per il kenyano Heristone Wanyonyi che si è aggiudicato la 10 km di marcia in rimonta con il tempo di 42’10”84, argento per l’indiano Amit con 42’17”94, bronzo per lo spagnolo Paul McGrath con il crono 42’26”11. Ritirato dopo la metà gara l’unico azzurro al via, Emiliano Brigante che aveva già un ritardo superiore ai 15 minuti.

Vola in finale una 4×400 maschile priva della sua star Lorenzo Benati che nel pomeriggio sarà impegnato nella finale della gara individuale. Gli azzurri, con solo due specialisti dei 400 in pista, Grendene nella prima frazione e Boninti nell’ultima e con due specialisti degli 800 nella parte centrale, Pernici e Costa, hanno chiuso al quarto posto la prima semifinale con 3’09”71, miglior tempo di ripescaggio. In finale se la vedranno domani con Kenya, Giamaica, Botswana, Nigeria, Ecuador, Polonia e Romania. L’inserimento di Benati potrebbe permettere agli azzurri, in finale col settimo posto, di entrare in corsa per una posizione sul podio.

In finale senza troppe difficoltà anche la 4×100 azzurra con Ulisse, Melluzzo, Cappelletti e Simonelli (fuori Guglielmi, infortunato) seconda nella seconda semifinale con 39″59, quinto tempo complessivo, senza troppi sussulti. Con gli azzurri in finale la Polonia che ha vinto la prima semifinale con il nuovo record europeo Under 20 28″93, poi Giamaica, Sudafrica, Nigeria, Brasile, Colombia e Grecia.

Rovina tutto con il salto con l’asta Alessandro Sion che non ottiene misura sbagliando tre volte a 5 metri e compromette un cammino fino a quel momento dignitoso nel decathlon. L’azzurro aveva chiuso al quinto posto nei 110 ostacoli con 14’59” e ancora al quinto posto nel disco con 38.71, prima del disastro nel salto con l’asta con zero punti e le lacrime susseguenti. In testa dopo otto eventi

Non c’erano azzurri nelle qualificazioni del disco. Miglior misura per il figlio d’arte lituano Mykolas Alekna con 64.04, poi Mullings (Jam), Puchko (Blr), Samimishalamzari (Iri), Khartanovich (Blr), Borodayev (Rus), Moreno (Esp), Rahmanifar (Iri), Cankaya (Tur), Pavlidis (Gre), Gunzell (Jam), Oosthuizen (Rsa).

Foto Fidal Colombo

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