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Atletica, Mondiali Under 20 2021: sesto posto per Greta Brugnolo nel triplo. Niente finale per i velocisti

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Terza giornata di Mondiali Under 20 a Nairobi e ancora niente podi per gli azzurrini dell’atletica che vanno incontro ad una sessione non proprio straordinaria a livello di prestazioni. Il risultato di maggior rilievo è il sesto posto di Greta Brugnolo nel triplo, mentre ostacolisti e specialisti dei 200 metri sono costretti a fermarsi tutti in semifinale. Grande giornata della Francia che incamera un oro, un bronzo e un record del mondo under 20 nei 110 ostacoli con Zohya. Il Kenya si conferma padrone nel mezzofondo con la doppia medaglia nei 3000 siepi donne, mentre la Finlandia torna a dominare il giavellotto grazie a Laspa.

Sesto posto tutto sommato soddisfacente per l’azzurra Greta Brugnolo nel salto triplo: l’azzurra ha subito piazzato il salto da 13.13 che le regalerà la possibilità di disputare i tre salti di finale, dove non riuscirà però a migliorarsi. L’oro va come da pronostico alla svedese Maja Askag che raggiunge quota 13.75 e vince la gara sopravanzando la spagnola Ebosele, seconda con 13.63 e la lettone Sopova che conquista il bronzo proprio all’ultimo salto con 13.60.

Ottavo posto finale per un bravo ma sfortunato Davide Costa nel lancio del martello. L’azzurro lancia a 70.62 al terzo tentativo, conquista i tre lanci di finale ma si deve fermare per un risentimento muscolare avvertito proprio in occasione di questo lancio. Oro per il ceco Jan Dolezalek con 77.83 che è il nuovo record nazionale under 20. Argento per soli 5 centimetri per il greco Ntousakis con 77.78 e bronzo per il francese Jean Baptiste Bruxelle con 77.70.

Si ferma all’undicesimo posto l’azzurro Carlo Santacà nella finale del salto in lungo con un discreto 7.26 che non gli ha permesso di partecipare ai tre salti di finale. Primo oro per la Francia con Erwan Konate che vola a 8.12 al quarto tentativo, legittimato anche dagli 8 metri del quinto e dai 7.98 del sesto e ultimo. Argento per il colombiano Berrio con 7.97 e bronzo per il giamaicano Kerr con 7.90.

Francia sugli scudi anche nei 110 ostacoli con il nuovo record del mondo under 20 di Sasha Zohya che corre in 12”93 in semifinale e partirà da super favorito nella finale che vedrà al via anche Vascianna (Jam), Paredes (Col), Szymanski (Pol), Cinna (Fra), Alabsi (Qat), Cheung (Hkg), Schubert (Cze). Non c’erano azzurri al via e non ci saranno azzurre al via nella finale dei 100 ostacoli. Deludente la prova di Veronica Besana, ultima, con un 14”01 che peggiora il crono della batteria del mattino, nella prima semifinale, mentre si ripete rispetto al mattino, ma non basta, Giorgia Marcomin settima nella terza semifinale con 14”26. In finale vanno la giamaicana Nugent (miglior tempo in semifinale con 13”02), la svizzera Kambundji, la polacca Barcz, la giamaicana Wilson, l’estone Millend, l’ungherese Toth, la finlandese Stang e la slovacca Forster.

Si fermano in semifinale, seppure con qualche sorriso, anche gli specialisti azzurri dei 200. In campo femminile Alessandra Iezzi chiude al sesto posto la sua semifinale con 24”03. Quinto posto nella seconda semifinale ma con una buona prova ed il record personale per Elisa Visentin con 23”81. In finale vanno la namibiana Maslingi, miglior tempo con 22”19, la nigeriana Ofili, che piace meno rispetto al mattino, la namibiana Mboma, la giamaicana Lyston, la spagnola Carrillo, la polacca Zimna, la ceca Splechtnova e la giamaicana Francis.

Record personale anche per l’azzurro Filippo Cappelletti, quinto nella terza semifinale dei 200 con il crono di 21”08 che toglie altri tre centesimi al personal best, già migliorato in mattinata in batteria. Non basta per la finale, alla quale approdano il nigeriano Onwuzurike con il miglior tempo (20”13), Tebogo (Bot), Orogot (Uga), Dambile (Rsa), Afrifah (Isr), Rengifo Montoya (Cub), Kamanga-Drybak (Den), Pietrusa (Pol).

Stop in semifinale anche per l’azzurra Federica Pansini negli 800: per lei settimo posto nell’ultima batteria, la più veloce, con il tempo di 2’08”83, lontano dal suo personale. In finale con il miglior tempo l’etiope Dagnachew con 2’04”26, poi Zhulzhyk (Ukr), Deligianni (Gre), Nijssen (Bel), Maertinez (Esp), Rosamilia (Sui), Sadek (Slo), Pearson (Can).

Sesto posto in classifica dopo cinque prove del decathlon per l’azzurro Alessandro Sion che raggiunge quota 3700 punti grazie al terzo posto con 1”94 nell’alto e al settimo posto con 52”04 nei 400 piani. In testa a metà strada c’è il belga Jente Hauttekeete con 4381 punti, davanti al ceco Doubek con 4173 ed allo spagnolo San Pastor con 3907.

Nella finale dei 3000 siepi donne trionfo della squadra padrona di casa con la keniana Jackline Chepkoech che rompe gli indugi a metà gara e trova la fuga per l’oro che ottiene con il tempo di 9’27”40. Seconda piazza per l’etiope Wondemagegn con 9’35”22. Bronzo per l’altra keniana Cherotich con 9’44”76. Tredicesimo posto per l’azzurra Katja Pattis 11’04”09.

Nelle semifinali dei 3000 siepi maschili prova al di sotto delle aspettative per gli azzurri: Cesare Caiani chiude decimo con 9’43”53, staccatissimo dal gruppo degli atleti che hanno ottenuto la qualificazione, la prima semifinale, mentre Massimiliano Berti è decimo nella seconda semifinale con il tempo di 9’42”39, altro crono lontano dalla possibile qualificazione. In finale vanno Sarem (Ken), Takele (Eth), Chemutai (Uga), Yemane (Eri), Koech (Ken), Firewu (Eth), Mebrahtu (Eri), Ndiwa (Uga), Bidet (Fra), Cartieaux (Fra), Fernandez (Esp), Habarta (Cze), Ed Dafali (Mar), Uhrich (Can), Daoud (Alg).

Oro alla Finlandia, come da copione, nel tiro del giavellotto uomini, senza azzurri in gara. A rinverdire la tradizione, in realtà un po’ sbiadita negli ultimi anni, ci pensa Janne Laspa con un lancio di 76.46 che gli permette di conquistare il successo iridato davanti di poco all’ucraino Felfner, argento con 76.32 e al nigeriano Nnamdi, bronzo con 74.48.

Foto Fidal/Colombo

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