Atletica
Atletica, Olimpiadi Tokyo: 7 agosto. Gli USA dominano le staffette della 4×400. Ingebrigtsen trionfa nei 1.500
Si è appena conclusa l’ultima giornata di gare in pista per quanto concerne l’atletica alle Olimpiadi di Tokyo. Gli Stati Uniti hanno letteralmente dominato la staffetta della 4×400 maschile. Michael Cherry è partito bene lanciando come si conviene gli USA, a seguire Michael Norman e Bryce Deadmon a fare il vuoto. A Rai Benjamin il compito di completare l’opera col tempo di 2’55”70. In seconda posizione i sorprendenti neerlandesi (Liemarvin Bonevacia, Terrence Agard, Tony van Diepen, Ramsey Angela) che hanno fermato il cronometro in 2’57”18. A chiudere il podio il Botswana (Isaac Makwala, Baboloki Thebe, Zibane Ngozi, Bayapo Ndori) che hanno tagliato il traguardo in 2’57”27.
Settima piazza per l’Italia che ha firmato il record italiano. Prima frazione non proprio entusiasmante di Davide Re, molto bene invece di Vladimir Aceti. Errore di Edoardo Scotti che risale diverse posizioni ma al momento del cambio è in una posizione errata perdendo tempo prezioso per il passaggio del testimone, Alessandro Sibilio è stato autore di un buonissima prova fermando il cronometro in 2’58”81 che vale il nuovo primato nazionale.
Successo netto degli Stati Uniti anche nella staffetta 4×400 femminile. Le statunitensi lanciate splendidamente da Sydney McLaughlin, hanno preso il largo con le frazioni di Allyson Felix e Dalilah Muhammad. A completare il lavoro Athing Mu che ha fermato il cronometro sul tempo di 3’16”85. In seconda posiziona una clamorosa Polonia (Natalia Kaczmarek, Iga Baumgart-Witan, Malgorzata Holub-Kowalik e Justyna Swiet-Ersetic) che ha ottenuto un gran 3’20”54 che è valso anche il record nazionale. Solo bronzo per la Jamaica (Roneisha McGregor, Janieve Russell, Shericka Jackson e Candice McLeod) che ha tagliato il traguardo in 3’21”24.
Nei 1.500 metri maschili fantastica prova del norvegese Filip Ingebrigtsen che ha condotto gara di testa, tagliando il traguardo in 3’28”32 che non solo vale l’oro ma anche il record olimpico. Il keniano Timothy Cheruiyot (3’29”01) ha provato a giocarsi tutte le carte con l’obiettivo di tenere dietro il norvegese, arrendendosi però nel finale. A chiudere il podio il britannico Josh Kerr (3’29”05) beffato di un soffio dall’africano.
La neerlandese Sifan Hassan si è imposta nei 10.000 metri femminili. La 28enne nativa dell’Etiopia ha gestito alla grande la gara, rimanendo nella pancia del gruppo per la prima metà di corsa. Superato il quinto chilometro è risalita in testa, con il cambio di passo determinante a meno di 1.000 metri dall’arrivo. La neerlandese ha conquistato l’oro con il tempo di 29’55”32. In seconda piazza la bahreinita Kalkidan Gezahegne (29’56”18) che nel finale ha provato a tenere il ritmo di Hassan ma senza successo. Medaglia di bronzo all’etiope Letesenbet Gidey che ha tagliato il traguardo con il crono di 30’01”72.
Oro all’India nel lancio del giavellotto. L’87.58 ottenuto al secondo tentativo da Neeraj Chopra è valso il trionfo. Alle spalle dell’asiatico due atleti della Repubblica Ceca rispettivamente argento a Jakub Vadlejch che al quinto lancio ha ottenuto la misura di 86.67 e bronzo per Vítězslav Veselý che ha lanciato il suo giavellotto a 85.44 metri.
La russa Mariya Lasitskene ha conquistato l’oro nel salto in alto femminile dopo una lunga battaglia con l’australiana Nicola McDermott. La 28enne nativa di Prochladnyj ha superato al secondo tentativo la quota super di 2.04, lasciando alle sue spalle l’oceanica che si è fermata a 2.02. Bronzo all’ucraina Yaroslava Mahuchikh che ha saltato 2.00.
Foto: LaPresse