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Atletica, Olimpiadi Tokyo, Alessandro Sibilio: “Mostruoso Warholm. Pagati gli sforzi dopo il 5° ostacolo, ora la 4×400 con un muro da abbattere”

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Alessandro Sibilio è tornato a mettere l’Italia sulla mappa mondiale dei 400 ostacoli arrivando in finale alle Olimpiadi di Tokyo. L’ottava posizione non cancella di sicuro le ottime cose fatte vedere in questi giorni, anche perché davanti si è trovato una gara stellare, con il record del mondo di Karsten Warholm che ha quasi avvicinato la gara a ostacoli a quella che di ostacoli non ne ha, per certi versi.

E lo spiega proprio Sibilio dalle pagine della FIDAL: “Abbiamo visto una delle gare più veloci della storia dell’atletica, quello di Warholm è un tempo da semifinale mondiale dei 400… senza ostacoli. Mostruoso Karsten ma dietro ci sono Benjamin e Dos Santos eccezionali. Da parte mia, tanta, forse troppa emozione. Ho spinto in semifinale, ho dato tutto per entrare in questa finale e oggi ho provato a stare insieme agli altri fino al quinto ostacolo, uno sforzo, sommato a quelli dei turni precedenti, che poi ho pagato nella seconda parte di gara. È stato un vero un miracolo entrare tra i primi otto, ora me la godo, ma non è ancora finita“.

E svela il perché: “C’è una 4×400 che lotta per qualcosa di davvero importante. E c’è un muro da abbattere che dura da tantissimi anni (il record italiano, 3:01:36, che dura dal 1986, N.d.R.). Questo 2021 magico? Non ho ancora capito cosa sia successo, lo capirò più avanti, quando mi fermerò. L’anno scorso correvo intorno ai cinquanta secondi ed esultavo all’arrivo, ora 47.93 e me la gioco con i migliori. Inizia un’altra vita. Una vita da atleta di livello mondiale”.

Una vita che, nel 2021, ha portato Sibilio a vincere il titolo europeo Under 23, dimostrando una volta di più le sue qualità proprio sul palcoscenico più importante. E per il ventiduenne napoletano le premesse sembrano essere quelle di un più che valido futuro.

Foto: LaPresse

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