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Atletica, Olimpiadi Tokyo: Cj Ujah, primo frazionista britannico della 4×100, positivo ad un controllo antidoping

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Dopo le due splendide medaglie d’oro vinte da Marcell Jacobs ai Giochi Olimpici di Tokyo, dall’Inghilterra sono prontamente arrivate diverse illazioni sulle prestazioni del nostro velocista, con sospetti nemmeno troppo velati sui tempi messi a segno sui 100 metri prima, e nella 4×100 dopo.

Ironia della sorte, invece, è stato comunicato proprio oggi che Chijindu “CJ” Ujah, il velocista britannico che ha vinto la medaglia d’argento come primo frazionista della staffetta 4×100, è stato sospeso per una presunta violazione delle regole antidoping.

Il ventisettenne nativo di Ponders End, che faceva parte della staffetta britannica assieme a Zharnel Hughes, Richard Kilty e Nethaneel Mitchell-Blake, è risultato positivo proprio durante i Giochi nipponici per due sostanze vietate note come SARM (Selective Androgen Receptor Modulator): S23, che aiuta la costruzione muscolare, e Ostarine, un agente anabolizzante.

Chijindu “CJ” Ujah ha ricevuto, quindi, una sospensione provvisoria dall’atletica in attesa di un’indagine approfondita da parte dell’Unità di integrità dell’atletica. L’AIU ha annunciato che anche altri tre atleti hanno violato le regole antidoping: il mezzofondista bahreinita Sadik Mikhou, (1500m) per una trasfusione sanguigna. Quindi il georgiano Benik Abramyan, iscritto al lancio del peso, infine lo sprinter keniano Mark Othieno Odhiambo.

Foto: Lapresse

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