Atletica
Atletica, Paolo Dal Molin: “Per me è un fallimento. Ci tenevo, mi fa male”
Finisce in semifinale la corsa di Paolo Dal Molin. L’azzurro si è battuto bene, ma il suo percorso nei 110hs è terminato con un 13.40 (0.1) che non è bastato per entrare tra gli otto che si contenderanno le medaglie. La finale olimpica resta dunque un sogno che l’azzurro non riesce a tramutare in realtà. Il quarto posto nella seconda semifinale non è bastato per passare (dodicesimo crono complessivo).
A conti fatti, per riuscire sarebbe servito correre dalle parti del record italiano: l’ultimo a qualificarsi è infatti il britannico Pozzi, con 13.32, cinque centesimi oltre il limite nazionale siglato dall’azzurro agli Assoluti di Rovereto. Peccato, perché se da un lato l’Olimpiade di Dal Molin non può essere considerata in negativo (13.44 in batteria, 13.40 in semifinale, prestazioni di tutto rispetto), dall’altro appare chiaro che riuscire ad entrare tra gli otto sarebbe stato possibile.
La corsa del piemontese è cominciata benissimo, con il consueto start da centometrista (0.133 il tempo di reazione), ma il vantaggio acquisito su tutti gli avversari è venuto meno con il passare degli intervalli, e a metà, complice anche qualche contatto con le barriere, l’equilibrio è ristabilito.
Sul traguardo Dal Molin è quarto, preceduto nel tuffo anche dal giamaicano Damion Thomas (terzo in 13.39, vittoria per Devon Allen in 13.18). Il migliore del turno è ancora una volta lo statunitense Grant Holloway, con 13.18 (dopo il 13.02 di ieri in batteria).
“Per me è un fallimento – è stato il commento di Paolo Dal Molin rilasciato in un comunicato stampa della FIDAL – Perché so di essere in ottime condizioni, e avrei potuto ottenere la finale. Ci tenevo, mi fa male, sono davvero addolorato”.
Foto: FIDAL COLOMBO/FIDAL