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ATP Washington 2021, Jannik Sinner punta alla finale, davanti c’è lo ‘scalatore’ Jenson Brooksby
Ci eravamo lasciati poco più di una settimana fa ad Atlanta parlando di Jannik Sinner. Il ko con l’australiano Christopher O’Connell aveva fatto storcere il naso a più di qualcuno per la qualità del suo gioco, ma in fondo c’era l’attenuante della mancanza di ritmo partita dopo essere stato lontano dai campi per un mese. Un ritmo che ha riacquisito sempre in Georgia, ma nel torneo di doppio vinto con Reilly Opelka che gli ha concesso nuovamente confidenza con i suoi colpi. E i risultati stanno arrivando nell’ATP 500 di Washington.
Il ragazzo di San Candido, dopo un periodo poco brillante per quanto riguardano i risultati (con in mezzo la nefasta campagna sull’erba, su cui c’è ancora da lavorare), si sta ritrovando sul cemento della capitale statunitense, superficie sicuramente più affine alle sue caratteristiche, che gli ha concesso nuovamente di assaporare una semifinale dopo quattro mesi di astinenza, la quarta del suo 2021. Il numero 24 del mondo è tornato padrone del suo gioco, fatto da scambi da fondo e vincenti, avendo vita facile con Emil Ruusuvuori e Steve Johnson e brillando in molti tratti della sua sfida con Sebastian Korda, suo compagno nel torneo di doppio e avversario che vale molto di più del suo attuale numero 50 nel ranking.
Il penultimo atto di Washington gli regala un avversario sulla carta inatteso come Jenson Brooksby, ma che negli ultimi mesi si sta rivelando come uno dei tennisti più in forma dell’intero circuito. Dopo l’exploit dello US Open 2019, in cui raggiunse il secondo turno partendo dalle qualificazioni, gli Stati Uniti avevano riposto molte speranze nel ragazzone nato a Sacramento; speranze poi azzerate da un serio infortunio al piede che lo ha tenuto fuori per tutto il 2020. Rientrato in campo lo scorso febbraio oltre il numero 300 al mondo, si è rialzato a furia di Challenger, qualificandosi per il Roland Garros ed esplodendo sull’erba di Newport, disputando la finale (persa) con Kevin Anderson.
Fuoco di paglia? Nemmeno per sogno. Washington arriva in suo soccorso: vendetta contro il sudafricano al primo turno e altre tre vittorie di rilievo contro Frances Tiafoe, John Millman e soprattutto Felix Auger-Aliassime ai sedicesimi, permettendosi così il lusso di aver sfondato il muro della top 100, con il novantanovesimo posto che occuperà la prossima settimana e l’impressione che questa scalata possa continuare. Sta a Jannik arrestarla un po’, contro un avversario in un momento d’oro con i colpi da fondo, parecchio solido ma che non ha a disposizione un servizio bomba nonostante i suoi 193 centimetri. Contro lo statunitense il ragazzo di San Candido dovrà far valere la sua maggiore abitudine a queste altezze, per mettersi in tasca la terza finale della sua stagione e lanciare un segnale importante in vista del Masters1000 di Toronto e degli US Open. Giocando il suo tennis migliore, senza pensieri che gli attanaglino la testa. Come fatto fino ad ora in questa settimana.
Foto: Jean Catuffe – LPS