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Basket, Draymond Green difende Nico Mannion: “Grandissima mossa per lui”

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Nico Mannion è da ieri un nuovo giocatore della Virtus Bologna. Il playmaker della Nazionale Italiana, uno dei protagonisti della cavalcata degli azzurri fino ai quarti di finali del torneo olimpico di Tokyo, lascia così la lega dei giganti dopo un solo anno di permanenza con la maglia dei Golden State Warriors. Una scelta che ha sorpreso molti, ma che ha trovato l’approvazione del suo vecchio compagno di squadra Draymond Green. 

Uno dei veterani della franchigia californiana, grande protagonista dei tre titoli conquistati tra il 2015 ed il 2018 costruendo con Steph Curry, Kevin Durant e Klay Thompson un quartetto da sogno, il lungo che in Giappone ha conquistato il suo secondo oro olimpico ha applaudito alla scelta dell’esterno azzurro di decidere di giocare in Italia, e lo ha sottolineato con una storia sul popolare social network Instagram.

La star NBA appoggia senza mezzi termini la decisione di Mannion di venire a giocare in Italia con poche, semplici parole: “Il lato terribile di questo business è che nessuno di quei personaggi che gestiscono questi ragazzi racconterà mai al proprio assistito che grandissima mossa Nico ha appena fatto. E questo succede perché questi ragazzi si affidano a personaggi che non capiscono niente di pallacanestro e non hanno mai combinato nulla“. 

Un’accusa bella e buona al mondo dei procuratori sportivi, confermata anche in un successivo contenuto sui social: “Loro vogliono i ragazzi nella Lega a tutti i costi, così che quello che i giocatori ‘pensano’ è più per loro stessi“. Invece Nico ha pensato con la sua testa, mettendosi in discussione dopo un anno di ‘studio’ alle spalle di Steph Curry; invece, a Bologna, potrà allenarsi per un’intera stagione con Milos Teodosic e Stefan Markovic, altri due professori del ruolo. Per poi tornare in America più forte di prima, visto che gli Warriors detengono ancora i suoi diritti e nel suo contratto con la Virtus è inserita una NBA escape che sarà valida al secondo anno.

Foto: LaPresse

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