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Basket, Olimpiadi: gli Stati Uniti si confermano d’oro, ma il gap dalle europee è sempre più ridotto

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Gli USA conquistano la quarta medaglia d’oro consecutiva nella pallacanestro olimpica, la settima nelle ultime otto edizioni (ad Atene vinse l’Argentina, ndr) e la sedicesima della loro storia. Un dominio assoluto che, però, vede il gap con le altre ridursi edizione dopo edizione.

Guardando all’era del Dream Team, cioè a partire da Barcellona 1992, si vede come gli Stati Uniti continuino ad essere la squadra da battere, ma, tranne in un’edizione, hanno sempre dovuto lottare fino all’ultimo. Nel 1992 la finale contro la Croazia finì con un indiscutibile 117-85 al termine di un torneo dove i fenomeni dell’NBA diedero spettacolo e si divertirono.

Non dissimile fu la finale quattro anni dopo, ad Atlanta, quando giocando in casa gli americani vollero dare spettacolo fino all’ultimo e nella finale contro la Jugoslavia si imposero con un netto 95-69. Evidentemente agli americani quella parte d’Europa non piace, visto che passando al 2016 a Rio, si imposero con un severo 96-66 sulla Serbia. Ma in questa occasione il risultato fu la classica eccezione che conferma la regola.

Dal 2000 a oggi, infatti, gli USA hanno sì vinto, ma mai dominato in maniera imbarazzante. Oltre alla sconfitta in semifinale con l’Argentina nel 2004, infatti, gli americani hanno battuto la Francia nel 2000 per 85-75, poi due volte la Spagna, a Pechino 118-107 e a Londra 107-100. Questo raccontano i numeri degli atti finali, ma c’è dell’altro.

Il gap non si è ridotto solo nella sfida decisiva dei Giochi Olimpici, ma si è evidenziato da anni anche nella fase a gironi e nei playoff come il basket europeo sia cresciuto di livello – anche grazie ai tanti giocatori che oggi giocano nell’NBA rispetto al passato – e come gli USA abbiano bisogno di adattarsi al basket Fiba prima di entrare del tutto nel torneo. Insomma, gli Stati Uniti sono ancora i maestri, ma gli alunni stanno imparando in fretta.

Credits: Ciamillo

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