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Calcio femminile, Olimpiadi Tokyo: Canada-Svezia 4-3 d.c.r, decisivo il penalty di Julia Angela Grosso

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All’International Stadium di Yokohama è calato il sipario sul torneo olimpico di calcio femminile. Il rettangolo verde giapponese è stato teatro della sfida per la medaglia d’oro tra la Svezia e il Canada. Ebbene, sono state le canadesi a trionfare al termine di un confronto molto lottato il cui epilogo è stato ai calci di rigore.

I tempi regolamentari, infatti, si erano conclusi sul punteggio di 1-1. Le svedesi erano passate per prime in vantaggio con Blackstenius, su assist di Asllani, facendo valere una superiorità in termini di gioco e di intensità. Nella ripresa, con carattere e determinazione, le nordamericane sono pervenute al pareggio sul tiro dagli undici metri trasformato da Fleming al 67′.

Girandola di cambi che non cambiano lo “spartito” nei supplementari e i tiri dal dischetto sono stati inevitabili. Un autentico psicodramma si è venuto creare per l’importanza della posta in palio.

Svezia che, dopo il rigore fallito da Asslani, si trovata comunque avanti nella successione (reti di Bjorn e di Schoug per le nordiche; gol di Fleming e doppio errore canadese di Gilles e Leon). Tuttavia, alle ragazze allenate da Peter Gerhardsson si è spenta letteralmente la luce e sono arrivati tre penalty non realizzati da Anvegard, Seger e da Andersson. Rose e Grosso, invece, sono state letali e per il Canada è arrivato l’oro a Cinque Cerchi.

Foto: LaPresse

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