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Canoa velocità, Manfredi Rizza fantastico argento nel K1 200 metri! Italia a medaglia dopo 13 anni!

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Manfredi Rizza

Era in formissima Manfredi Rizza, come mai nella sua carriera. Oggi ha disputato la gara che aveva sempre sognato, conquistando una straordinaria medaglia d’argento nel K1 200 metri nella canoa velocità alle Olimpiadi di Tokyo 202o. La medaglia d’oro è andata a Sandor Totka: l’ungherese, con il tempo di 35″035, ha preceduto l’azzurro di appena 45 millesimi, un distacco minimo normale per una distanza così breve. Il podio è stato completato dal britannico Liam Heath (35″202), che abdica dunque dopo l’oro di Rio 2016.

Rizza ha riportato l’Italia della canoa velocità sul podio alle Olimpiadi dopo 13 anni. A Pechino 2008, infatti, Josefa Idem agguantò l’argento nel K1 500 metri, mentre Andrea Facchin ed Antonio Scaduto furono di bronzo nel K2 1000. Per ritrovare invece un podio a cinque cerchi in un K1 maschile bisogna invece ritornare ad Atlanta 1996, quando Antonio Rossi vinse l’oro nel K1 500 e Beniamino Bonomi l’argento nel K1 1000. La canoa velocità azzurra è tornata finalmente a rivedere la luce dopo troppi anni di anonimato.

E dire che Rizza avrebbe potuto anche fare suo l’alloro del metallo più prezioso. Totka ha acquisito il vantaggio decisivo in partenza, dove ha guadagnato subito qualche metro su tutti gli avversari. Il 30enne di Pavia si è rivelato però il migliore nella fase lanciata, con una pagaiata ben ritmata e potente che gli ha consentito di rosicchiare qualcosa sul magiaro, ma non di superarlo sulla linea del traguardo.

Nella stagione in corso Rizza aveva raggiunto una grande continuità di rendimento, sempre tra i primi cinque al mondo. In carriera gli era mancato l’acuto in un grande evento, oggi è finalmente arrivato il premio più ambito. Per sua sfortuna il K1 200 metri sarà escluso dal programma olimpico di Parigi 2024. Se deciderà di proseguire, allora sarà obbligato a cambiare preparazione e virare verso un ipotetico K2 500 metri, mentre non appare nelle sue corde il K1 1000, dove peraltro l’Italia può fare già affidamento sul giovane Samuele Burgo.

Foto: Lapresse

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