Ciclismo
Ciclismo su pista, Elia Viviani: “Avrei firmato per questo bronzo. Ora sono carico per la madison”
Al termine delle prime due specialità dell’Omnium sembrava impossibile un nuovo podio ai Giochi Olimpici per Elia Viviani. L’azzurro, dopo l’oro di Rio 2016, è invece riuscito a conquistare di forza e di tenacia un inaspettato bronzo in quel di Tokyo 2020.
Straordinaria la corsa ad eliminazione, stravinta dal veronese, e corsa a punti svolta con cuore e gambe: “Ho reagito dopo le prime due gare andate male. L’eliminazione mi serviva per scaricare i nervi e divertirmi. Man mano mi sono sentito meglio, ma sapevo che sarebbe stata dura”, commenta a caldo Elia.
Sull’argento sfumato a soli due giri dal termine non fa drammi: “Avrei firmato per un bronzo. Certo dispiace aver perso l’argento a pochi metri dal termine ma le energie erano ridotte al lumicino dopo il giro guadagnato ed aver partecipato quasi a tutti gli sprint dopo i -70”, continua l’azzurro che in Mix Zone ha aggiunto: “Questa medaglia vuol dire tanto, anche per la reazione che ho avuto durante tutta la gara. Con lo scratch sono partito veramente male. Avevo qualcosa che non andava. Non avevo gambe per seguire l’attacco giusto, né la testa per sprintare nel finale. L’eliminazione è stata la svolta; ho trovato la determinazione e l’entusiasmo e la fiducia in me. Mi dispiace aver perso l’argento ma nel complesso il bronzo è veramente un grande risultato, visto come si erano messe le cose”.
“All’inizio ho avuto come un blocco mentale: non era facile dopo l’oro di Rio e forse ho pagato essere qui 15 giorni. Poi Marco Villa e Roberto Amadio mi hanno fatto notare che le gambe andavano, anche nelle prime due prove. Per fortuna che con l’eliminazione mi sono ritrovato. Sono stati due anni difficili, pieni di difficoltà, con problemi vari e risultati che non arrivavano. Mi auguro che questo bronzo sia il punto di partenza per un nuovo inizio“, ha rivelato il corridore nostrano.
Un risultato importante per il movimento della pista in questi Giochi, dopo l’oro fantastico dell’inseguimento a squadre: “Questo è un gruppo fantastico, in cui mi ritrovo alla perfezione. Ho ricoperto il ruolo di capitano con piacere, anche se alla lunga mi è pesato. Il successo di ieri mi ha caricato, nonostante ieri sera abbia dovuto cambiare camera per dormire un po’. Adesso guardiamo avanti. Sono convinto che io e Simone (Consonni ndr.) possiamo fare una bella gara (madison, ndr)“, la chiosa del ciclista del Bel Paese.
Foto: LiveMedia/DPPI/Photo Kishimoto – LivePhotoSport.it