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Ciclismo su pista, il presidente Dagnoni: “Ci ho sempre creduto. Filippo Ganna ha fatto la differenza”

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LItalia è in festa per la meravigliosa medaglia d’oro conquistata a Tokyo 2020 nell’inseguimento a squadre del ciclismo su pista da Simone Consonni, Jonathan Milan e Francesco Lamon e Filippo Ganna, quest’ultimo autore di una rimonta che rimarrà per sempre impressa nella storia dello sport.

Il quartetto azzurro – che proprio nella Finale contro la Danimarca ha registrato il nuovo record del mondo di 3’42″032, ritoccando ancora di 3 decimi il primato che aveva segnato proprio ieri durante il secondo turno –  con il successo odierno ha riportato un titolo che mancava da ben 61 anni, nello specifico dal trionfo di Arienti, Testa, Vallotto e Vigna a Roma 1960.

Non può dunque che esprimere gioia e soddisfazione Cordiano Dagnoni, Presidente della Federciclismo italiana, intervenuto proprio ai microfoni del sito della propria Federazione: E’ una gioia incredibile –  ha detto Dagnoni- che abbiamo condiviso con il presidente Malagò e tutto lo staff del CONI, venuto qui al velodromo ad assistere a questa impresa. Ci ho sempre creduto, soprattutto dopo aver visto il quartetto all’opera ieri. Non ho tremato neanche quando i danesi sono passati in vantaggio. Sapevamo che nei metri finali Ganna avrebbe fatto la differenza“.

Il Presidente ha infine lodato la prestazione monstre di tutta la squadra: “Pippo è un atleta incredibile, ma questo successo è merito di tutti. Lamon che parte nel modo migliore, Milan che ha un motore pazzesco per un ragazzo della sua età e Consonni che mette il cuore in questo progetto coinvolgendo tutti. Sono ancora giovani: a Parigi saremo ancora protagonisti. Voglio ricordare Marco Villa, costruttore di queste impresa, e tutto il suo staff, che ha lavorato con passione e competenza, come Diego Bragato e Fabio Masotti”.

Foto: LaPresse

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