Formula 1

F1, Davide Brivio: “A livello personale devo tutto a Valentino Rossi! Su Fernando Alonso e la F1…”

Pubblicato

il

Tutto quello che tocca diventa oro. No, non stiamo parlando del mitologico “Re Mida”, ma di Davide Brivio. Dopo aver portato il titolo mondiale piloti in Suzuki assieme a Joan Mir, al primo anno da racing director di Alpine, ha già portato il primo successo (con Esteban Ocon) nel Mondiale di Formula Uno 2021 nel Gran Premio di Ungheria.

Davide Brivio, per l’occasione, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, nella quale parte sfuggendo un po’ alla nomea di “porta-fortuna”. “La fortuna te la vai un po’ a cercare – spiega alla rosea – Abbiamo avuto circostanze favorevoli a Budapest, però devi anche essere in grado di sfruttarle. L’incidente al via ha condizionato la gara, però Esteban si è trovato in testa e ha mantenuto il comando per 68 giri con Sebastian Vettel alle costole. Siamo stati bravi”.

Per il team francese, ad ogni modo, siamo già oltre l’obiettivo prefissato all’inizio della stagione, ovvero il podio. “Non abbiamo stabilito un target preciso, volevamo capire i valori in campo per provare a fare il meglio possibile. Siamo quinti in classifica, dobbiamo cercare di mantenere almeno quella posizione. Mercedes e Red Bull se la stanno giocando, McLaren e Ferrari sono nel mezzo, ma noi in certe situazioni riusciamo a essere molto competitivi. Siamo contenti del nostro andamento”.

A questo punto il manager nativo di Monza prova ad analizzare cosa significhi passare da MotoGP a F1“Ovviamente è un’organizzazione molto più grande, con maggiori funzioni e compiti più distribuiti, mentre qui tante mansioni sono più concentrate in una persona. In F1 c’è molta più specializzazione, ma è anche una conseguenza del fatto che ci sono più risorse. Sono due mondi diversi”.

Davide Brivio, quindi, passa a raccontare come sia lavorare al fianco di un fuoriclasse come Fernando Alonso. “È molto facile, con Fernando e tutto il team c’è un clima molto bello. Lui è entusiasta e motivato in quello che fa. E credo sia parecchio utile alla squadra, perché riesce a stimolare. Assomiglia a Valentino Rossi? Anche lui è uno che ha sempre avuto una grande lucidità in gara, pensava a cosa fare, leggeva bene le varie situazioni. Anche lui è in quell’élite”.

Il ritorno di Davide Brivio nel paddock in occasione del Gran Premio della Stiria è arrivato proprio nel fine settimana nel quale il “Dottore” ha annunciato il suo ritiroUn po’ era nell’aria, però è stato particolare. Ho mille ricordi, sono stati anni bellissimi. Io devo tutto anche da un punto di vista personale a Valentino. Ero in Yamaha, lui alla Honda, abbiamo negoziato e poi abbiamo vinto subito. Ho imparato molto da lui, ha cambiato l’approccio di Yamaha alle gare, mi ha fatto capire la differenza tra partecipare e cercare di fare il meglio possibile e partecipare per vincere un Mondiale”.

Ultima battuta, su quanto si senta la mancanza della MotoGP, un mondo che ha vissuto a lungo. “È un ambiente in cui ho passato più di vent’anni, è chiaro che sono legato, entrando nel paddock hai la sensazione di ritrovare il tuo mondo, ho rivisto tante persone, il feeling è stato immediato, sembrava fossi uscito ieri. Chi vincerà il titolo? Vorrei chiaramente che vincesse una Suzuki, ma la vedo difficile, vedo in forma Quartararo, ora è quello che ha più possibilità. Poi dipende da come affronterà le ultime gare quando l’obiettivo si avvicina. In F1 Hamilton-Verstappen è un bel duello, da seguire. Nonostante qualche tensione, credo che stiano duellando senza risparmiarsi colpi, mettendo in campo tutte le loro energie e capacità. E questo credo che sia molto bello da vedere”.

Foto: LPS Antonin Vincent

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version