Formula 1
F1, la scelta folle della FIA ha favorito la Red Bull e danneggiato la Mercedes
Diciamolo chiaramente, oggi il Circus della F1 non ha fatto una bella figura. Per la prima volta sono stati assegnati dei punti validi per il Mondiale al cospetto di una gara che non si è potuta disputare a causa delle condizioni meteorologiche a Spa-Francorchamps (Belgio).
Lo start previsto alle 15.00 aveva lasciato solo intuire quello che sarebbe accaduto, ovvero la rappresentazione di un qualcosa più simile all’America’s Cup che alla massima categoria dell’automobilismo mondiale. Due giri esplorativi sul tracciato delle Ardenne dietro la Safety Car e poi tutti ai box in attesa di un segnale discontinuo dal cielo. Giove Pluvio però non ha voluto saperne di andare altrove e così si è assistito a un esercizio in cui di sportivo c’è stato ben poco e tanto di interessi politici/economici.
Il regolamento, infatti, prevedeva e prevede una deadline di tre ore di ritardo oltre le quale l’evento non può avere luogo. La scadenza nel caso specifico era prevista alle ore 18.00. Nel corso della lunga attesa però qualcosa è cambiato e di fatto il countdown è stato fermato per dar vita a una gara di un’ora. Tutti in pista quindi alle 18.17 e lo spettacolo è stato decisamente discutibile, per usare un eufemismo: si è raggiunta la quota minima di tre giri (dietro la Safety Car) per rendere valida la gara e assegnare metà del punteggio vista poi la sospensione della corsa definitiva. Le norme sono venute in soccorso della decisione di Michael Masi, ma che immagine si è data?
Una F1 che ha preferito dar vita una farsa in cui a sorridere è stato Max Verstappen, dichiarato vincitore davanti a George Russell e a Lewis Hamilton con la metà di punti. Per la cronaca, le due Ferrari di Charles Leclerc e di Carlos Sainz hanno terminato in ottava e decima posizione. Red Bull ringrazia, ma rimane tanta amarezza per quanto è accaduto quest’oggi a Spa-Francorchamps.
Foto: LaPresse