Formula 1

F1, una Ferrari in crescita si presenta a Spa-Francorchamps a testa alta per riscattare l’onta del 2020

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Nel fine settimana i turbo di Formula Uno torneranno a sibilare dopo un mese di pausa. Archiviato il break estivo, il Circus si appresta a un lungo tour de force sino a dicembre. Chiaramente il tema forte è relativo alla furibonda lotta tra Lewis Hamilton e Max Verstappen per la conquista del Mondiale, ma altrove non mancano i motivi d’interesse. La Ferrari, per esempio, si sta giocando il terzo posto nella classifica costruttori con la McLaren. Il team di Maranello e quello di Woking sono letteralmente appaiati, dunque risultano in piena bagarre per il gradino più basso del podio della graduatoria iridata riservata alle squadre.

Va rimarcato come il Cavallino Rampante, di riffa o di raffa, sia reduce da due podi consecutivi, che hanno portato il totale stagionale a tre, eguagliando così il bottino finale del 2020. Peraltro, le Rosse hanno già marcato 163 punti in undici gare, superando i 131 raccolti nei diciassette GP dell’anno passato. Dunque è una Ferrari già certa di chiudere il 2021 in crescita sotto ogni punto di vista, con buona pace di chi, dopo il GP di Spagna, aveva generato una capziosa polemica sottolineando come non fossero ancora arrivati piazzamenti nella top-three, ricordando che invece nelle prime quattro gare del 2020 ne erano stati raccolti due. Una cattiveria gratuita nei confronti della Scuderia di Maranello, poiché era lampante come la SF21 fosse ben più competitiva della SF1000.

D’accordo, siamo ancora lontani dall’obiettivo a cui dovrebbe ambire il Cavallino Rampante, ovvero la lotta per il Mondiale, però di sicuro il Reparto Corse ha cominciato a risalire la china e Spa-Francorchamps rappresenterà un nuovo test in merito al recupero di competitività delle Rosse. Nel 2020 il tracciato belga si rivelò un incubo per l’asfittica power unit 065/2 e per la sgangherata aerodinamica della SF1000. Dodici mesi orsono la Ferrari toccò uno dei punti più bassi della propria storia, qualificando entrambe le vetture in settima fila, chiudendo il GP nelle medesime posizioni di partenza e subendo l’onta di vedersi sorpassata da una monoposto dotata dello stesso, scadente, propulsore, ma evidentemente meglio bilanciata.

Insomma, Spa 2020 fu in tutto e per tutto una Caporetto che annunciò un’altra debacle in quel di Monza. Proprio per questo la Scuderia di Maranello è chiamata a un riscatto nell’iconica pista delle Ardenne. C’è da cancellare l’orrenda prestazione di un anno fa, nella speranza che la parte conclusiva della stagione possa riservare anche la gioia della vittoria. Intendiamoci, non si chiede a Charles Leclerc o Carlos Sainz di imporsi in Belgio, ma di certo con la giusta dose di fortuna si può tornare su quel gradino più alto del podio che non viene calcato dal settembre 2019. Il monegasco ha sfiorato il successo a Silverstone, mentre all’Hungaroring abbiamo visto un’Alpine passare per prima sotto la bandiera a scacchi. Dunque, perché non sognare?

La gara “giusta”, ovvero Singapore, è stata cancellata. Bisognerà quindi puntare al colpaccio altrove. Spa potrà quindi dirci qual è il vero valore della SF21 sui tracciati veloci, in attesa dell’evoluzione della power unit annunciata per la fase finale della stagione. Vedere le Rosse non lontane da Mercedes e Red Bull rappresenterebbe un viatico incoraggiante in vista dell’autunno, con il sogno di porre le basi per interrompere il digiuno in tema di successi che dura ormai da 34 gare. In Belgio, invece, ci si potrebbe accontentare di un piazzamento di prestigio.

Foto: La Presse

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