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Ciclismo

Fabio Aru parteciperà alla Vuelta a España 2021: “In Spagna mi amano, cerco sempre di attaccare. Darò il 100%”

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Fabio Aru parteciperà alla Vuelta di Spagna, in programma da sabato 14 agosto a domenica 5 settembre. Il sardo sarà il capitano della Qhubeka NextHash, anche perché Domenico Pozzovivo si è rotto il ginocchio pochi giorni fae dunque non potrà essere della partita. Il Cavaliere dei Quattro Mori sarà affiancato nel ruolo di massima responsabilità dal colombiano Sergio Henao. Il 31enne ha dimostrato di essere in crescendo di forma al Sibiu Tour e alla recente Vuelta a Burgos, dove ha concluso al secondo posto in classifica generale: il vincitore della Vuelta di Spagna 2015 sembra essere sulla strada giusta e punta dunque a essere protagonista in terra iberica, lungo i 3400 km che condurranno da Padron a Santiago de Compostela in tre settimane.

Il percorso, infarcito di salite come da tradizione, potrebbe essere congeniale al nostro portacolori, il quale spera di poter tornare quello dei giorni migliori dopo tre anni estremamente difficili. Fabio Aru si rimette in gioco in una corsa a tappe di tre settimane dopo aver rinunciato al Giro d’Italia e al Tour de France. Sarà la sua sesta partecipazione in carriera alla Vuelta: due anni fa si ritirò alla vigilia della 13ma tappa, nel 2017 fu 13mo, nel 2018 concluse al 23mo posto, all’esordio nel 2014 terminò in quinta piazza (conquistando due tappe) e nel 2015 indossò la maglia roja sul gradino più alto del podio. Per le volate ci si affiderà a Reinardt Janse van Rensburg. I gregari a disposizione saranno Dimitri Claeys, Dylan Sunderland, Bert-Jan Linderman, Sander Armée e Connor Brown.

Fabio Aru ha rilasciato alcune dichiarazioni attraverso i canali ufficiali della Qhubeka NextHash: ” Questa sarà la mia sesta volta alla Vuelta a España e ho dei bei ricordi qui. La mia prima Vuelta è stata nel 2014 e ho vinto due tappe arrivando tra i primi cinque della classifica generale. Stavo lottando con grandi campioni come Contador, Froome, Purito e Valverde, ed è stata una grande esperienza per me. Nel 2015 ho vinto la Vuelta ed è stato fantastico, mi ha davvero cambiato la vita.  Come paese, amo molto la Spagna. Amo la passione che gli spagnoli hanno per il ciclismo. Penso che amino anche me, le mie caratteristiche di ciclista e il mio modo di correre. Quando ho le gambe cerco sempre di attaccare e penso che apprezzino molto questo modo di correre. Il percorso in generale, tutte le tappe e le grandi salite in Spagna mi diverte sempre molto”.

Il sardo ha poi proseguito: “Quindi non vedo l’ora di tornare, di nuovo in un grande giro, perché come sappiamo gli ultimi tre anni sono stati davvero difficili per me. Quest’anno ho avuto un nuovo inizio con un nuovo team e nuovi obiettivi. Questo mi ha permesso di ritrovare quel buon feeling in sella, dal GP Lugano fino a Burgos, di cui sono molto contento. Darò il mio 100% alla Vuelta, anzi anche più del 100% per questa squadra. Siamo stati sfortunati a perdere due corridori molto forti prima della Vuelta, Pozzovivo e Vinjebo, in incidenti alla Vuelta Burgos. Quindi, come squadra, correremo anche per loro ogni giorno”.

Foto: Shutterstock

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