Ginnastica e cultura fisica
Ginnastica ritmica, Linoy Ashram stravolge gli schemi alle Olimpiadi! Vince battendo le Averina. Baldassarri sesta
Epilogo a sorpresa nel concorso generale individuale di ginnastica ritmica alle Olimpiadi di Tokyo 2021. L’israeliana Linoy Ashram ha sovvertito tutti i pronostici della vigilia e ha trionfato grazie a quattro meravigliosi esercizi, coi quali ha messo seriamente in crisi le accreditate russe Dina e Arina Averina, annunciate candidate al titolo alla vigilia dell’evento. La 22enne era salita sul podio all-around ai Mondiali in tre occasioni (bronzo nel 2017 e nel 2019, argento nel 2018) e aveva vinto il titolo agli Europei 2020 (erano assenti tutte le rivali), ma mai aveva sconfitto le dominatrici delle ultime stagioni. Oggi la nativa di Rishon LeZion ha semplicemente gettato il cuore oltre l’ostacolo, mostrando tutta la sua grazia e un livello tecnico esorbitante.
Linoy Ashram ha conquistato la medaglia d’oro col punteggio complessivo di 107.800: 27.550 al cerchio, 28.300 alla palla, 23.200 al nastro. La russa Dina Averina si è dovuta accontentare dell’argento con appena 15 centesimi di distacco dalla trionfatrice (107.650): 27.200 al cerchio, 28.300 alla palla, 28.150 alle clavette, 24.000 al nastro. La tre volte Campionessa del Mondo (2017, 2018, 2019) crolla proprio nella gara più importante dell’ultimo lustro, da favorita numero 1 assoluta. La Russia perde il titolo a cinque cerchi dopo addirittura 25 anni: una russa aveva sempre vinto da Sydney 2000, nel 1996 si impose l’ucraina Kateryna Serebrjanska. A completare il podio è stata la bielorussa Alina Harnasko (102.700) con sei decimi di vantaggio sull’altra russa Arina Averina (102.100 per la Campionessa d’Europa in carica).
Milena Baldassarri è stata eccellente sesta e ha ottenuto il miglior piazzamento della storia per un’italiana: totale di 99.625 (25.100 al cerchio, 25.625 alla palla, 26.500 alle clavette, 22.400 al nastro) ottenuto con grande eleganza e precisione, il quinto posto della bulgara Boryana Kaleyn era distante un punto esatto. La 19enne romagnola si è decisamente superata, rendendosi protagonista di una gara accorta e molto solida, priva di grandi sbavature. Le quattro fuoriclasse che si sono giocate le medaglie restano decisamente lontane (tre punti da Harnasko), ma l’azzurra merita un grande plauso per aver concorso da assoluta protagonista in una finale riservate alle migliori dieci atlete del mondo.
Foto: Lapresse