Golf
Golf femminile, Olimpiadi Tokyo: Sagstrom sorprende Nelly Korda, italiane nelle retrovie
Si è concluso il primo giro del torneo olimpico di golf femminile in corso al Kasumigaseki Country Club, e subito c’è la leadership non scontata, anche se non si può completamente definire a sorpresa, quella della svedese Madelene Sagstrom. Solo birdie per la numero 75 del mondo, vincitrice di un torneo a inizio 2020 sul LPGA Tour e parte del team europeo di Solheim Cup (l’equivalente femminile della Ryder), che può così festeggiare bene la sua prima partecipazione all’evento a cinque cerchi.
Al secondo posto la numero 1 del mondo, Nelly Korda, che con il suo -4 (sei birdie, due bogey) mette subito un mattone importante, considerate alcune controprestazioni odierne. Con lei la sorprendente indiana Aditi Ashok, attualmente numero 200 del mondo e che l’European Tour aveva imparato a conoscere bene alcuni anni fa, ma certamente non attesa a questi livelli con le big intorno.
Quarto posto, invece, per la finlandese Matilda Castren, la sudcoreana Jin Young Ko e la spagnola Carlota Ciganda, che finiscono a -3 tenendosi tutte su una buona linea per le future lotte. Le settime sono invece davvero tante: Min Lee e Wei-Ling Hsu per Taipei, poi le sudcoreane Inbee Park e Sei Young Kim, l’americana Danielle Kang, la spagnola Azahara Munoz, la filippina Bianca Pagdanganan, la ceca Klara Spilkova, la danese Nanna Koerstz Madsen. Tutte loro si trovano a -2.
Partenza non da ricordare per le italiane: sia Giulia Molinaro che Lucrezia Colombotto Rosso sono al 54° posto con lo score di +4, e se per la torinese sono state le prime nove buche a determinare la situazione, per la recente terza al Women’s PGA Championship i problemi sono arrivati tutti tra la 14 e la 18: prima di quei quattro bogey e un birdie c’era stata solo una buca sopra il par ed era in linea per iniziare su una zona di classifica tutto sommato buona.
Ma le controprestazioni più grosse, come detto, sono altre: male la canadese Brooke Henderson e la filippina Yuka Saso, entrambe a +3, malissimo la thailandese Ariya Jutanugarn a +6, tutte quante con speranze di medaglia o top ten dal medio all’elevato.
Foto: LaPresse