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Judo, i talenti di domani. I volti nuovi dell’Italia verso Parigi 2024. Ma Lombardo è ancora giovanissimo…

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I Giochi Olimpici di Tokyo 2021 si sono conclusi e per il judo italiano è già arrivato il momento di voltare pagina verso il triennio che ci porterà a Parigi 2024. Il movimento azzurro riparte con grande fiducia sulla scia di un quinquennio decisamente positivo, in cui le due splendide medaglie di bronzo ottenute in Giappone da Odette Giuffrida e Maria Centracchio sono frutto di un percorso importante che è destinato a proseguire e a raggiungere il proprio climax in Francia.

Nelle ultime stagioni sono esplosi tre giovani talenti campioni del mondo juniores come Manuel Lombardo (già n.1 al mondo nei 66 kg a soli 22 anni), Christian Parlati e Alice Bellandi, capaci di qualificarsi per la loro prima Olimpiade e chiamati a svolgere un ruolo da protagonisti nel prossimo triennio. Questi tre nomi saranno sicuramente pilastri della Nazionale di domani, insieme ai grandi leader Fabio Basile e Odette Giuffrida.

La speranza è che possano inserirsi in pianta stabile nell’organico della squadra olimpica anche nuovi giovani di prospettiva, in modo da aumentare il numero di categorie competitive alimentando magari delle sane rivalità interne come abbiamo visto durante le qualificazioni olimpiche nei 48 kg tra Francesca Milani e Francesca Giorda.

Proprio in questa categoria di peso sembra ormai pronta al grande salto la 19enne napoletana Assunta Scutto, esplosa a livello giovanile prima della lunga sosta per il Covid e già capace di esordire positivamente nel World Tour lo scorso febbraio. Attenzione sempre in campo femminile anche a Giulia Carnà (attualmente nei 52 kg, a 16 anni) e Veronica Toniolo, potenzialmente in grado di dare la caccia al pass olimpico nei 57 kg.

Con il passaggio di Alice Bellandi ai -78 kg, si libera di fatto un “posto vacante” nei -70 kg che potrebbe essere occupato prossimamente dalla classe 2001 Martina Esposito. Buoni segnali a livello giovanile anche nelle categorie pesanti, atavico punto debole dell’Italjudo, con Asya Tavano ed Erica Simonetti protagoniste di un buon cammino internazionale in attesa di provare a confrontarsi con le atlete senior del World Tour.

Più nebulosa la situazione in campo maschile, con tanti buoni atleti in rampa di lancio (Kenny Komi Bedel e Lorenzo Agro Sylvain su tutti) ma nessun vero nome di spicco capace di dominare in lungo e in largo a livello internazionale nei circuiti cadetti o juniores. Le prossime rassegne continentali e iridate giovanili, in programma tra agosto e ottobre, ci daranno risposte importanti in tal senso.

Foto: IJF

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