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Karate, Olimpiadi Tokyo: Viviana Bottaro raggiante dopo il bronzo: “Vincere in Giappone è una goduria”

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Un bronzo che vale come oro. Parola di Viviana Bottaro, la prima italiana a conquistare una medaglia olimpica nel karate, specialità kata, disciplina all’esordio assoluto nella rassegna a cinque cerchi.

Un successo storico, arrivato dopo un bruttissimo infortunio che ha messo seriamente a repentaglio la gloriosa carriera dell’atleta. Non a caso, come riporta Il Secolo XIX, la ligure subito dopo l’incontro ha prontamente ringraziato tramite un audio vocale l’Ospedale San Martino di Genova, struttura che si è presa cura di lei dopo la rottura della tibia avvenuta a luglio 2020 con un’operazione d’urgenza guidata dal Prof. Federico Santolini: “Grazie dottore, grazie San Martino. Senza di voi non sarei qui a prendermi questa medaglia. grazie ad Andreatta e a tutto lo staff. Sappiamo da dove sono partita e senza di voi non sarei qui a prendermi questa medaglia“.

Bottaro ha poi commentato la sua prestazione, esprimendo enorme soddisfazione per essere riuscita a ottenere un traguardo così importante proprio in Giappone: “Vincere in Giappone, la terra che ha inventato il karate, contro un’avversaria di origini nipponiche è una goduria incredibile. Una dedica speciale va al mio amico Crescenzo ,è stato sfortunato“. Queste le parole della karateka raccolte dal Corriere dello sport.

L’azzurra ha chiosato rivolgendo un pensiero alla “stranezza” della sua specialità che, nella giornata di oggi, ha ricevuto finalmente grande visibilità con la messa in onda nelle reti della RAI: “Mi dispiace che il karate non ci sarà a Parigi 2024, spero che torni nel 2028 – si legge sempre nel corriere – Il Kata strano a vedersi? Vero, sono forme particolari, non semplici da spiegare ma credo che gli abbiamo dato una grande vetrina“.

Foto: Lapresse

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