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Masters1000 Cincinnati 2021, Andrey Rublev sfata il tabù e batte Medvedev in semifinale!

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Tabù sfatato. Andrey Rublev (n.7 del mondo) ce l’ha fatta e finalmente al quinto tentativo è riuscito a battere il connazionale Daniil Medvedev (n.2 del ranking) per 2-6 6-3 6-3.

Una vittoria in rimonta per Rublev che ha avuto il merito di non mollare dopo un primo parziale dominato da Medvedev. Il finalista del 1000 a Montecarlo quest’anno, dunque, ha arricchito il suo 2021 estremamente positivo con un altro atto conclusivo in un torneo della stessa tipologia sul celebre cemento di Cincinnati (Stati Uniti). Il nome del prossimo sfidante arriverà dal confronto tra il campione olimpico Alexander Zverev e il n.3 ATP Stefanos Tsitsipas.

Nel primo set si assiste a un’egemonia di Daniil. Con il suo tennis difensivo “l’orso russo” devasta letteralmente il connazionale, costretto a subire due break nel terzo e quinto game. Rublev ha uno scatto d’orgoglio nel sesto gioco, ma lo spartito non cambia visto che Medvedev ottiene il terzo break del parziale nel game successivo, con il n.7 del mondo frustrato e condizionato da ben 18 errori non forzati nella prima frazione conclusa sul 6-2.

Nel secondo set Rublev ha il merito di non arrendersi al cospetto di un avversario così in palla. Nello stesso tempo Medvedev si innervosisce per uno scontro fortuito con un cameraman sull’1-1. Un episodio che evidenzia quanto il livello di tensione si stia alzando nel n.2 del mondo e le risorse fisiche inizino a scarseggiare. E’ meno paziente Daniil ed è bravo ad approfittarne il russo n.2 con il break nell’ottavo gioco al termine di un game infinito. Rublev annulla poi due palle del contro-break immediato prima di chiudere la frazione sul 6-3.

Nel terzo set le luci si spengono letteralmente in Medvedev che entra in fase di rottura prolungata dal settimo game, concedendo due break e lasciando il campo visibilmente provato. Per il n.7 del mondo una vittoria significativa per 6-3, totalizzando 2 ace e raccogliendo con la prima di servizio il 73% dei punti con la prima di servizio e il 32% con la seconda.

Foto: LaPresse

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