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MotoGP, Giacomo Agostini: “Contento che Valentino Rossi non abbia battuto i miei record, ma rimane un campione assoluto”

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A poche ore di distanza dall‘annuncio di Valentino Rossi, ovvero dell’idea di ritirarsi al termine di questa stagione, il pensiero di molti è andato direttamente a Giacomo Agostini. Il pilota che rimane lassù, in cima al libro dei record. Dopotutto, i suoi numeri, hanno sempre fatto impressione.

15 titoli mondiali vinti, 123 successi su appena 190 gare disputate, 162 podi totali e 117 giri veloci. Qualcosa di impensabile. Anzi, qualcosa che, fino a pochi anni fa, sembrava poter essere fagocitato da Valentino Rossi. Il “Dottore”, invece, si è fermato a 9 titoli iridati e 115 vittorie e, ben difficilmente, andrà a ritoccare questo dato nelle ultime dieci gare della stagione.

Un momento importante per entrambi i piloti, che si stimano fuori e dentro la pista e, per la leggenda degli anni ’60-’70, un modo per celebrare il suo degno successore, giunto a questo snodo della carriera. “Capisco Vale, l’ho provato anche io, lasciare il tuo grande amore non è facile per nessuno – spiega alla Gazzetta dello Sport – però bisogna capire che questo momento arriva e bisogna essere pronti ad accettarlo. Ha dato tanto e ha ricevuto anche tante gioie, notorietà, benessere e soldi. È difficile, ho sofferto anch’io e pianto tre giorni. Capita a tutti e bisogna farsi coraggio”.

Tornando a parlare dei record storici del Motomondiale, Giacomo Agostini preferisce affrontare il discorso con grande sincerità: “Ammetto di essere felice che Valentino smetta senza aver battuto i miei record. Credo sia umano. Anche senza aver battuto i miei primati, però, resta un campione assoluto. Prima o poi arriverà qualcuno che mi leverà questi record, i primati sono fatti per essere battuti ma non mi dispiace tenerli ancora per qualche tempo”.

Foto: Rainer Herhaus / Shutterstock.com

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