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MotoGP, GP Austria: Francesco Bagnaia perseguitato dalla sfortuna. La pioggia gli toglie la vittoria, ma che rimonta

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Francesco Bagnaia sta diventando a suo modo un oggetto di culto, poiché sta assumendo i contorni del Wile E. Coyote a cui ne va sempre storta una. Quest’oggi, durante il Gran Premio d’Austria, il ventiquattrenne piemontese è rimasto in testa sostanzialmente per il 75% della distanza, eppure ha concluso nuovamente alla piazza d’onore. Stavolta è stata la pioggia a mettersi di traverso, perché se la pista fosse rimasta asciutta, verosimilmente Pecco avrebbe potuto festeggiare il primo successo della carriera.

Invece si è fermato per salire sulla moto dotata di gomme rain. Una strategia corretta, visto che nell’ultimo giro chi è rimasto in pista con le slick procedeva a passo d’uomo. Non a caso Bagnaia nei chilometri conclusivi ha superato a velocità doppia una pletora d’avversari, risalendo sino alla seconda posizione. Purtroppo non c’è stato modo di recuperare su Brad Binder, il cui vantaggio era notevole. In tal senso sarebbe bastato un giro in più, oppure che l’acquazzone cominciasse un minuto e mezzo prima

L’alfiere della Ducati sta continuando a ronzare attorno al gradino più alto del podio, senza però mai riuscire a posarvisi sopra. Con quello odierno, siamo a quota quattro secondi posti in carriera senza affermazioni! L’impressione è che il momento del primo “Hurrà” arriverà presto, forse anche entro la fine della stagione. Di certo c’è che la seconda piazza del GP d’Austria pone fine a un periodo negativo cominciato al Mugello.

Il risultato ha consentito a Pecco di tornare in seconda posizione nel Mondiale, ex aequo con Joan Mir. Il titolo è ancora un obiettivo raggiungibile? Diciamo che sono stati rosicchiati 11 punti a Fabio Quartararo, ma di fatto oggi Bagnaia si è ripreso quanto aveva perso domenica scorsa e il distacco dal francese è di 47 lunghezze, analogo quindi a quello accumulato dopo Assen. Non si tratta di una buona notizia in ottica Mondiale, perché Spielberg avrebbe dovuto essere terreno di conquista Ducati. Invece, parità assoluta con il ventiduenne transalpino.

Bagnaia è lì, secondo in classifica iridata. Va quindi ancora considerato un pretendente al bersaglio grosso, anche se le possibilità di centrarlo sono ridotte. Il piemontese dovrà cercare di tirare fuori il massimo da ogni gara, nella speranza che El Diablo si possa impaperare come accaduto nel 2020. Difficile che accada, perchè la solidità sembra ben diversa.

Dunque, già laurearsi “vice-Campione” sarebbe un viatico molto interessante in ottica 2022, soprattutto per ribadire le gerarchie interne in seno alla Casa di Borgo Panigale. Jorge Martìn, infatti, sta affilando le armi in vista degli anni a venire…

Foto: MotoGPpress.com

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