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MotoGP, GP Stiria 2021: Valentino Rossi fatica tra asciutto e bagnato, la top-10 è davvero possibile?
Valentino Rossi sta per affrontare l’ultimo Gran Premio d’Austria della carriera. Il Dottore è particolarmente legato al tracciato di Spielberg perché proprio qui, venticinque anni orsono, conquistò il primo podio della carriera nel Motomondiale. Correva il 4 agosto 1996 e l’allora diciassettenne di Tavullia concluse al terzo posto la gara della 125cc, dietro a Ivan Goi e Dirk Raudies.
Un quarto di secolo dopo Valentino si appresta ad appendere il casco al chiodo e, con grande realismo, ha dichiarato come il suo obiettivo massimo sia quello di chiudere il GP di domenica nella top-10. Non si tratta di un risultato banale, poiché Rossi in questo 2021 ha centrato le prime dieci posizioni esclusivamente nel Gran Premio d’Italia. Dunque si è prefissato come traguardo quello di ottenere il miglior risultato del 2021. È un’ambizione legittima?
Domenica scorsa il Dottore ha concluso 13°, staccato di quasi sette secondi dal decimo. Nella MotoGP di oggi non si tratta di un distacco irrisorio. Soprattutto, quanto visto durante le prove libere odierne non è apparso particolarmente incoraggiante. In mattinata il quarantaduenne di Tavullia ha realizzato il 14° tempo sull’asciutto, mentre la situazione è addirittura peggiorata con il bagnato nel pomeriggio, quando il veterano del Team Petronas non è andato oltre la 16ma piazza, risultando più veloce di soli 4 millesimi dell’occasionale compagno di squadra Cal Crutchlow.
Checché se ne dica, Valentino si sta avviando stancamente verso la fine di una carriera favolosa e l’impressione è che ci sia tanta rassegnazione nel triste crepuscolo di colui che è stato un fuoriclasse assoluto. Alla luce delle premesse, chiudere nella top-10 non si annuncia semplice, ma va rimarcato come la concorrenza sia ridotta rispetto a settimana scorsa. Mancheranno, infatti, sia Dani Pedrosa che Maverick Viñales. Due avversari in meno nella corsa a un piazzamento di prestigio.
La velocità pura fa difetto a Rossi e senza quella, in qualsiasi competizione motoristica che non preveda l’endurance, non si va da nessuna parte. Per raggiungere il suo obiettivo il Dottore dovrà fare leva sull’unica caratteristica che non gli manca, ovvero l’esperienza. Quella non si cancella e di certo il tavulliese sa bene come si può massimizzare il proprio potenziale, provando anche ad andare oltre le possibilità attuali.
Pertanto, pur in assenza dell’incisività dei tempi belli, Valentino può ambire a centrare il traguardo prefissatosi qualche giorno fa. Dovrà però evitare errori, gareggiando con intelligenza e sagacia, nella speranza che sia sufficiente per tenersi alle spalle un congruo numero di più giovani e più rapidi avversari.
FOTO: MotoGPpress.com