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MotoGP, Iker Lecuona: “Il team mi ha detto di non rischiare con le slick, ma io ho dato il 100%”
Iker Lecuona è stato il grande protagonista del venerdì pomeriggio del Gran Premio d’Austria. Lo spagnolo è rimasto costantemente al vertice della classifica dei tempi fin quando si è girato su pista bagnata. Dopodiché, quando è uscito il Sole, il ventunenne iberico è stato il primo ad azzardare gomme slick. In questo modo ha realizzato nettamente la miglior performance della FP2. Una prestazione fine a sé stessa, che però può dare tanta fiducia a un pilota attualmente ancora in caccia di un contratto per il 2022. Ecco quando ha dichiarato l’alfiere del Team Ktm Tech3 ai microfoni della stampa spagnola.
“Non sappiamo quali condizioni troveremo per il resto del weekend. Sono previsti temporali per domenica, quindi potremmo partire con il bagnato su una pista che va ad asciugarsi. Oppure potremmo cominciare con le slick e avere un acquazzone durante il GP. Per questo ho pensato di uscire con le slick alla fine della FP2, proprio per fare un test in condizioni borderline, come potrebbe accadere in un flag-to-flag. Il team mi aveva detto di non prendere rischi, ma io ho comunque dato il 100%, altrimenti non avrei potuto imparare”.
Iker però preferirebbe asciutto o bagnato? “Settimana scorsa ho detto che avrei preferito la pioggia, ma oggi rispondo che per me sarebbe meglio l’asciutto. So di poter andare forte sul bagnato, ma credo di aver fatto un passo avanti sull’asciutto e voglio dimostrarlo”.
Non è mancata una domanda sul futuro. Come detto, Lecuona al momento è senza contratto per il 2022. “Sono un pilota capace di adattarsi. Mi sono adattato per tutta la vita, cercando di sfruttare le opportunità che mi si sono presentate davanti. Non so cosa guiderò l’anno prossimo, cercherò di aggiustare il mio stile alla moto su cui salirò. Finora ho guidato nel modo più adatto alla KTM, ma sono pronto a cambiarlo se dovessi montare in sella a una Yamaha o un’Aprilia”.
Quali sono gli obiettivi da qui a fine stagione? “Divertirmi il più possibile. Non sono tanti i piloti che possono dire di aver corso in MotoGP e per questo mi ritengo un privilegiato. Io, per esempio, potrò raccontare di aver condiviso la pista con Valentino Rossi nel suo anno d’addio”.
FOTO: MotoGPpress.com