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MotoGP, Jorge Martin domina il GP della Stiria davanti a Mir e Quartararo che allunga in classifica, 14° Valentino Rossi

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Un weekend perfetto per Jorge Martin. Lo spagnolo del team Ducati Pramac, infatti, dopo la splendida pole position conquistata ieri, oggi completa il lavoro e vince di forza il Gran Premio della Stiria, decimo appuntamento del Mondiale MotoGP 2021. Sul tracciato del Red Bull Ring l’ex campione del mondo della Moto3 non lascia scampo ai rivali, mettendo in mostra un ritmo impossibile per tutti, andando quindi a cogliere il primo successo della sua carriera nella classe regina, la numero 11 in assoluto.

In una gara che ha visto ben due partenze (per colpa della bandiera rossa per il terribile incidente tra Dani Pedrosa e Lorenzo Savadori) Jorge Martin ha condotto le danze dal primo all’ultimo giro, precedendo per 1.548 secondi il campione del mondo Joan Mir (Suzuki), mentre completa il podio un attentissimo Fabio Quartararo (Yamaha) che ha saputo estrarre il massimo dalla sua M1, chiudendo a 9.632. Quarta posizione per  il sudafricano Brad Binder (Red Bull KTM) a 12.771, autore di una rimonta notevole nelle fasi conclusive, quinta per  il giapponese Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu) a 12.923, mentre in sesta si piazza il francese Johann Zarco (Ducati Pramac) a 13.031.

Settima posizione per lo spagnolo Alex Rins (Suzuki) a 14.839, ottava per Marc Marquez (Honda) autore di errori assortiti nelle prime fasi di gara, con un distacco di 17.953, quindi nono lo spagnolo Alex Marquez (LCR Honda) a 19.059, decimo il suo connazionale Dani Pedrosa (Red Bull KTM), mentre è undicesimo (dopo 3 secondi di penalità per “track limits”) 18.667 il nostro Francesco “Pecco” Bagnaia (Ducati) che, dopo un ottimo avvio della prima parte di gara, nella seconda sceglie la gomma hard e non trova più la prestazione.

Si piazza in dodicesima posizione Enea Bastianini (Ducati Avintia Esponsorama) a 25.267, davanti a Valentino Rossi (Yamaha Petronas) a 26.282 e mai performante in questa gara. Alle sue spalle è quattordicesimo Luca Marini (Ducati Sky VR46 Avintia) a 27.492, quindi diciottesimo Danilo Petrucci (KTM Tech3) a 48.114, mentre chiude diciannovesimo e ultimo Maverick Vinales (Yamaha) che rovina tutto spegnendo la moto poco prima del via della seconda manche.

A questo punto la classifica generale vede al comando saldamente Fabio Quartararo con 40 lunghezze di margine su Johann Zarco, quindi +51 su Joan Mir e +58 su Francesco Bagnaia. Scivola a -72 Jack Miller, mentre Maverick Vinales sprofonda a -77 

LA GARA

Allo spegnimento dei semafori lo scatto migliore è di Francesco “Pecco” Bagnaia che imbocca curva 1 per primo davanti a Martin e Mir, quindi Quartararo e Marc Marquez al loro inseguimento. La gara procede senza scossoni nei primi chilometri, con Bagnaia che prova subito a forzare i tempi per allungare il gruppo. Alle sue spalle grande bagarre, con Quartararo che infila Marquez e Mir e sale in terza posizione.

La gara vive un momento drammatico nelle prime fasi del terzo giro, quando una “palla di fuoco” costringe la direzione gara a esporre la bandiera rossa per permettere agli inservienti del tracciato di spegnere l’incendio provocato dalla benzina che si è riversata sull’asfalto in uscita di curva 3. Dani Pedrosa, infatti, perde il controllo della sua KTM, la moto rimane in traiettoria e Lorenzo Savadori, incolpevole, la centra in piena accelerazione. Un rischio clamoroso ma, fortunatamente, niente di grave per i due protagonisti, anche se l’italiano è costretto ad uscire in barella dalla pista.

Dopo quasi 40 minuti di stop la gara riparte, ma la prima sorpresa arriva già nel giro di ricognizione, dato che la M1 di Maverick Vinales si spegne e lo spagnolo è costretto a partire dalla corsia dei box. Al secondo spegnimento dei semafori è Martin a bruciare tutti, ma Miller lo infila in curva 3, alle loro spalle Mir, Bagnaia, Quartararo e Zarco. 

Dopo pochi chilometri si forma un quintetto in vetta, con Miller, Martin, Mir, Quartararo e Zarco, mentre Bagnaia (che monta la hard anteriore rispetto alla media del primo via) non riesce a spingere e scivola in ottava posizione a 2.6. La gara perde Aleix Espargarò, che si ferma nel corso del quinto giro. La gara procede con Martin che detta il passo (1:24 basso) e solo Mir riesce a tenere il suo ritmo, dato che Quartararo si trova a 1.8, inseguito da Miller e Zarco a quasi 3 secondi. Bagnaia rimane 11° a 7.5, mentre Valentino Rossi non si schioda dalla 17a posizione.

Si arriva, quindi, a 10 tornate dalla bandiera a scacchi, con il duo di testa che non accenna ad alzare il proprio ritmo, allungando a 4 secondi il margine su Quartararo e Miller che, tuttavia, finisce nella ghiaia di curva 7 e getta alle ortiche una grande chance. Martin inanella un giro dietro l’altro sul passo dell’1:24 basso e, metro dopo metro, sfianca Mir che si ritrova a oltre 7 decimi di ritardo, quindi il ritardo di allarga fino a 1.4 a cinque giri dal termine con il maiorchino che è costretto ad alzare “bandiera bianca” lasciando campo aperto al suo connazionale.

Credit: MotoGP.com Press

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