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MotoGP, Pagelle GP Austria 2021: Valentino Rossi eterno, Bagnaia sfortunato, Binder antologico

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Il Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento del Mondiale MotoGP 2021, ci ha regalato emozioni a non finire. Sull’asciutto e, soprattutto, sul bagnato. Sul tracciato del Red Bull Ring il successo è andato, non senza sorpresa, a Brad Binder, in un finale nel quale è successo davvero di tutto. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle della gara odierna.

LE PAGELLE DEL GRAN PREMIO D’AUSTRIA 2021 – MOTOGP

BRAD BINDER 10: se qualcuno si era scommesso la sua vittoria oggi al Red Bull Ring deve essersi intascato parecchi soldi. Chi avrebbe mai pensato che il sud-africano avrebbe fatto suo il GP d’Austria? Probabilmente nemmeno lui fino a 4 giri dal termine. Mentre la pioggia si faceva battente, e tutti rientravano ai box per salire sulla moto da bagnato, il portacolori del team Red Bull KTM sceglieva l’azzardo: continuare con le slick. Il rischio valeva la candela, ma qui lui ha fatto la differenza, guidando la moto in condizioni ben oltre il limite. Un successo clamoroso quanto meritato. Ha rischiato. Ha sofferto. Ha vinto.

FRANCESCO “PECCO” BAGNAIA 9.5: ogni volta che sente l’odore della vittoria, arriva qualcosa a rovinargli i piani. Oggi, letteralmente, stava veleggiando verso il primo successo della sua carriera nella classe regina. Partenza perfetta, gestione accurata della corsa e leadership tenuta dal primo metro fino all’ultimo, quantomeno l’ultimo prima dell’arrivo della pioggia. A quel punto Quartararo e Marquez lo hanno sopravanzato, mettendo in dubbio la sua voglia di vincere. Dopo il cambio moto sapeva che rimontare su Binder sarebbe stato quasi impossibile, ma il ducatista c’ha provato fino all’ultimo metro, anche in questo caso, chiudendo secondo e “primo dei rientrati ai box”. Tranquillo “Pecco”, la prima vittoria arriverà presto.

JORGE MARTIN 8: sognava di ripetere il weekend perfetto del primo capitolo del Red Bull Ring. Pole e successo. La pole era arrivata ieri, mentre la vittoria-bis non è mai stata alla sua portata oggi. Chiude la gara sull’asciutto con notevoli difficoltà con la gomma anteriore, quando era al quinto posto. Con il cambio di moto, invece, rinasce e centrare un terzo posto quasi insperato. Questo ragazzo non è lassù per caso, anzi…

VALENTINO ROSSI 7.5: anche lui è tra quelli che decide di non rientrare ai box per il cambio moto e, da una anonima quindicesima posizione, culla addirittura il sogno del podio, dato che nel corso del penultimo giro si trovava in terza posizione. Alla fine è ottavo a cinque secondi dal podio e, oggettivamente, già solo il pensare di proseguire sotto la pioggia con le slick valeva il prezzo del biglietto. Intramontabile.

JOAN MIR 8: il campione del mondo corre “da campione del mondo”. Non ha più la Suzuki dominante del finale della scorsa annata per cui, in ogni occasione, cerca di estrarre il massimo dalla sua gara. Anche oggi chiude al quarto posto e incamera punti importanti. Ora è al secondo posto in classifica generale a -47 da Fabio Quartararo. Gli scenari stanno cambiando, eccome…

LUCA MARINI 7.5: il commento potrebbe essere il copia-incolla del fratello, sostituendo solamente l’esperienza del numero 46 con il ruolo di rookie del portacolori del team Avintia VR46. Fino a 3 curve dal traguardo era da podio, poi i piloti con le gomme da bagnato non gli hanno lasciato scampo. Punti pesanti, però, e conferma di essere in MotoGP con pieno merito.

FABIO QUARTARARO 7: un settimo posto non può certo renderlo felice, ma senza pioggia staremmo parlando di titolo iridato concluso, o quasi. Come si sapeva “El Diablo” non voleva il bagnato e, immaginiamo, abbia incrociato le dita fino alla fine. A 6 giri dalla conclusione ha capito che la sua domenica si stava complicando e, infatti, la sua M1 nelle tornate conclusive non aveva il giusto feeling sull’umido. Cede qualche punto nella classifica generale e, ne siamo certi, è il primo a sapere che sull’asciutto stava disputando una gara eccellente, per chiudere i conti nella corsa al titolo.

JACK MILLER 4.5: assente sull’asciutto, assente sul bagnato. Pessima prova per l’australiano che, dopo la caduta di sette giorni fa, voleva rifarsi con gli interessi. Nelle prime fasi della corsa perde terreno inesorabilmente dai primi quindi, quando arriva la sua amata pioggia, non va oltre l’undicesimo posto. Troppo poco.

MARC MARQUEZ 7: media tra il 9 della parte di gara asciutta, ed il 5 per la caduta quando era al comando. Oggi ha messo in scena una gara “alla Marquez”, da “dentro o fuori”, da “tutto o niente”. Oggi c’ha provato, ce l’ha messa tutta, sia sull’asciutto sia, soprattutto, sotto la pioggia, ma la sua gara si è conclusa amaramente con una caduta quando era al comando e con un anonimo quindicesimo posto. Il catalano è il primo a sapere di avere gettato alle ortiche la seconda vittoria stagionale, ma gli sprazzi messi in mostra fino a quel momento non ci possono che far dire “bentornato Marc”.

JOHANN ZARCO 4: cade rovinosamente sul più bello e nella maniera peggiore. Stava soffrendo per tenere il ritmo dei migliori, quindi scivola di nuovo in curva 9 come questa mattina. Oggi, sostanzialmente, ufficializza il suo addio ai sogni di titolo iridato ritrovandosi a -49 da Fabio Quartararo.

Foto: Lapresse

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