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MotoGP, Valentino Rossi disputa a Silversone una delle migliori qualifiche dell’anno

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Valentino Rossi ha concluso le qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna con l’ottavo tempo. Il Dottore scatterà così dalla terza fila, fatto che non si verificava ormai dal GP di Francia disputato a maggio. Per la verità il quarantaduenne di Tavullia non si era qualificava così bene dall’esordio stagionale. Nel GP del Qatar, il numero 46 per antonomasia sfruttò il traino di Francesco Bagnaia e stampò il quarto crono. Peraltro, anche oggi il nove volte Campione del Mondo ha cercato la scia del ventiquattrenne piemontese, ma al di là di questa astuzia, il livello espresso dall’alfiere della Yamaha Petronas è stato più o meno il medesimo sin dalla giornata di venerdì.

Già, perché in questo fine settimana Valentino sembra aver abbandonato il pantano delle retrovie per attestarsi nella mischia di centro gruppo. Decimo dopo la FP2, settimo al termine della FP3 e ottavo appunto in qualifica. Se tre indizi fanno una prova, questo significa che in terra britannica Rossi sul giro secco è indubbiamente tra i migliori dieci del lotto. Silverstone è storicamente una pista amica della Yamaha e del Dottore, che in passato qui si è tolto grandi soddisfazioni.

L’obiettivo è di completare l’opera nella giornata di domani, centrando un piazzamento di prestigio. In questo 2021, il quarantaduenne tavulliese non è mai andato oltre l’ottava posizione in gara, raccolta peraltro proprio due settimane orsono. Nel GP d’Austria, però, il risultato fu fortunoso e figlio delle dinamiche generate dal flag-to-flag. Al di là degli entusiasmi per averlo visto terzo in alcuni frangenti, non può essere taciuto il fatto che con le slick sotto la pioggia sia stato sverniciato sia da Luca Marini che da Iker Lecuona, i quali erano alle sue spalle nel momento in cui è scoppiato il temporale.

Un ottavo posto in una gara regolare, senza cambi di moto o situazioni strane avrebbe un peso specifico infinitamente superiore rispetto a quello raccolto a Ferragosto a Spielberg. I presupposti perché questo possa avvenire ci sono tutti. La competitività a Silverstone appare la più alta del 2021. Se poi dovesse verificarsi un altro GP matto, allora chissà, il sogno di raggiungere la quota dei 200 podi potrebbe anche diventare realtà. Serviranno però prontezza di riflessi, la capacità di rischiare e portare anche sul long-run il ritrovato feeling con la M1.

Foto: MotoGPpress.com

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