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MotoGP, Valentino Rossi parte bene a Silverstone. Intanto pensa al WEC e alla 24 Ore di Le Mans per il 2022

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Valentino Rossi non è dispiaciuto nella prima giornata del Gran Premio di Gran Bretagna. Il Dottore occupa attualmente la decima posizione nella graduatoria combinata delle prove libere. Un piazzamento che, se mantenuto anche al termine della FP3, gli consentirebbe di accedere direttamente al Q2. Il quarantaduenne di Tavullia spera quindi di confermarsi a centro classifica anche domani, in maniera tale da uscire dalle sabbie mobili delle retrovie in cui troppo spesso è rimasto impantanato in questo 2021.

Certo è che il distacco da Quartararo è comunque pari a un 1”1 e, al di là del sogno di chiudere una gara sul podio, Valentino sembra destinato a vivere questi ultimi mesi da centauro come una lunga passerella d’addio, lottando al massimo per dei piazzamenti di prestigio prima della conversione a pilota automobilistico nel 2022. In quale ambito però?

Al momento le opzioni di Rossi sembrerebbero tre. La prima e più affascinante sarebbe quella del World Endurance Championship (WEC), che chiaramente comporterebbe anche la partecipazione alla 24 ore di Le Mans. L’aggancio potrebbe essere il team elvetico Kessel Racing, con cui il veterano di Tavullia ha già collaborato in passato. Questo significherebbe gareggiare con una Ferrari GT. A proposito di Ferrari, addirittura un paio di mesi orsono si era vociferato di un coinvolgimento di Valentino nel progetto Hypercar, che però al momento appare pura fantasia. In quest’ambito a Maranello non appaiono intenzionati a correre rischi e sarebbero indirizzati a ingaggiare piloti specializzati.

La seconda ipotesi è rappresentata dalla GT World Challenge, dove il numero 46 per antonomasia si impegnerebbe sempre nel Gran Turismo, ma a un livello più basso. Il campionato potrebbe rappresentare un approccio soft verso una futura carriera più strutturata proprio nell’ambito GT/endurance, dove peraltro si è visto come ex piloti motociclistici possano fare bene. Citofonare a Mattia Pasini per informazioni al riguardo.

Infine la terza strada è rappresentata dal DTM, convertitosi alle vetture GT3 tanto amate da Rossi. Gerhard Berger, attuale CEO del campionato tedesco, ha detto a chiare lettere di volere alla propria corte il nove volte Campione del Mondo del motomondiale. Sarebbe sicuramente la scelta con la maggior visibilità mediatica, ma al tempo stesso la più rischiosa, in quanto il DTM è senza dubbio la categoria più “estrema” fra quelle dove potrebbe impegnarsi il Dottore.

Vedremo cosa deciderà di fare il quarantaduenne di Tavullia. Nel frattempo le ruote da governare sono sempre due e nelle prossime settimane l’obiettivo sarà di chiudere dignitosamente una stagione cominciata nel peggiore dei modi, in maniera tale da concludere la carriera in MotoGP con qualche ultimo risultato di peso, nella speranza di festeggiare un ultimo podio, il 200°.

Foto: MotoGPpress.com

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