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Nuoto, Gregorio Paltrinieri: orgoglio e resilienza. Ora Parigi 2024 per riprendersi l’oro

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Orgoglio, resilienza, classe…fate voi. Gregorio Paltrinieri ci ha lasciato ancora una volta senza parole. Nelle acque calde della baia di Tokyo, sede delle Olimpiadi di questa specialità, la 10 km di nuoto di fondo era prova praticamente impossibile per chi, fiaccato da una maledetta mononucleosi a un mese dai Giochi, aveva poche energie nel serbatoio, specialmente dopo aver affrontato più turni di 800 stile libero (argento nella Finale) e di 1500 sl (quarto posto nell’atto conclusivo).

Paltrinieri però non è tipo da arrendersi così facilmente e se il fisico non lo sorregge c’è il cuore. Un coraggio enorme ancora una volta nell’affrontare una gara molto difficile, resa ancor più complessa da Florian Wellbrock, in stato di grazia, che ha tirato il collo a tutti fin dalla prima bracciata.

Greg, però, ha saputo reagire da campione, chiudendo il buco con gli inseguitori e giocandosi una medaglia quando oggettivamente sembrava improbabile. Commovente la dedizione di questo atleta che fino alla fine ha cercato di ambire a qualcosa di meglio del bronzo, piazzamento comunque pazzesco considerando tutto quello che era accaduto.

E ora? Con due podi a Cinque Cerchi in più nella bacheca, le motivazioni sono quelle di allungare il tutto fino a Parigi 2024 e riprendersi quello che un destino infausto gli ha tolto. Sì, perché per quanto visto l’azzurro è in una dimensione tale da poter ambire alla tripletta d’oro ai Giochi (800-1500 sl e acque libere). Di sicuro ci proverà, lui che vive le sfide come l’aria che respira.

Foto: LaPresse

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