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Nuoto, Simone Barlaam e Federico Morlacchi in finale alle Paralimpiadi: 3° e 7° tempo, caccia alle medaglie

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L’Italia incomincia nel miglior modo possibile la propria avventura alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Simone Barlaam e Federico Morlacchi, due degli azzurri più attesi della vigilia e grandi candidati alla conquista delle medaglie, si sono qualificati per la finale dei 400 misti (categoria S9). I due nuotatori si sono distinti in vasca come da pronostico e hanno staccato il biglietto per l’atto conclusivo in programma alle ore 10.00 italiane, dove si giocano importanti carte da medaglie.

Simone Barlaam, capace di vincere cinque medaglie d’oro agli ultimi Mondiali, ha sposato da poco questa tipologia di gara e si è messo prontamente in luce. Il 21enne lombardo ha giganteggiato nella prima batteria, imponendosi col tempo di 4:17.95: partenza a razzo, prima parte di gara dirompente, poi un finale meno brillante lo ha portato a chiudere con quattro centesimi di vantaggio sull’australiano William Martin (4:17.99) e un ampio margine sull’altro australiano Brenden Hall (4:19.30). Simone Barlaam ha concluso col terzo crono complessivo, visto che nell’altra batteria sono andati più veloci.

L’australiano Alexander Tuckfield ha stupito tutti (4:14.26) distanziando il francese Ugo Didier (4:15.53), mentre Federico Morlacchi ha concluso in terza posizione (4:25.33, settimo tempo complessivo). Il 27enne lombardo, due volte medaglia d’argento ai Mondiali in questa distanza, ha ancora una volta detto la sua nel massimo contesto, dimostrando tutto il suo talento nonostante la gara sia stata disputata giusto poche ore dopo la Cerimonia d’Apertura in cui ha avuto l’onore di coprire il ruolo di portabandiera.

Simone Barlaam ha dichiarato ai microfoni della Rai: “Una gara nuova per me, l’ho fatta pochissime volte. Sono contento, è stata una bella batteria. Ho rotto il ghiaccio alla mia prima Paralimpiade e va bene così. Quello che ho fatto in passato è passato, ora si deve guardare al presente e sono qui da esordiente. Poter partecipare alle Paralimpiadi è sicuramente un sogno e si sta realizzando“.

Queste invece le parole di Federico Morlacchi: “Essere portabandiera è stata un’emozione fortissima e divertente, oggi si è fatto sentire ma ne è valsa sicuramente la pena. Oggi sono andati tutti fortissimi, sono giovani e bravi. Cercheremo in finale un buco, un errore ma la vedo difficile. L’anno in più pesa, tanti giovani hanno avuto un anno in più per crescere e noi vecchietti siamo invecchiati. Sarei stato più contento se le avessero fatte lo scorso anno, ma tempi difficili chiedono decisioni difficili. Divento papà, abbiamo fatto questa decisione importante“.

Vittoria Bianco è invece rimasta fuori dalla finale dei 400 metri (categoria S9): l’azzurra ha chiuso la seconda batteria al quinto posto col tempo di 4:57.51, servivano quattro decimi in meno per l’ingresso nell’atto conclusivo (4:57.11 della statunitense Summer Schmit).

Foto: Lapresse

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