Tokyo 2021

Olimpiadi, Giovanni Malagò: “Potremo solo venire eguagliati. A Parigi 2024 non impossibile ripetersi”

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E’ tempo di bilanci per lo sport italiano nel giorno di chiusura delle Olimpiadi di Tokyo. La spedizione azzurra ha concluso con un bilancio record in termini di medaglie vinte (40), riuscendo ad andare a podio in ben 19 discipline diverse, un altro primato. Il decimo posto nel medagliere è stata la conseguenza di un rendimento con il segno “+”.

Da questo punto di vista, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa e nelle sue parole traspare la propria grande soddisfazione: “Io ero convinto che saremmo arrivati a 39 medaglie: le mie previsioni sono state migliorate con un record storico. E’ un’Italia multietnica e un’Italia super integrata. Abbiamo vinto almeno una medaglia in tutti i giorni di gara. Un record che chiunque arriverà, al massimo può eguagliare“, le parole del n.1 dello sport italiano.

Su 205 Paesi presenti sono andati a medaglia 93, il 47%, a Rio 87. Nel nostro Paese sono andate a medaglie 16 regioni, contro le 15 della passata edizione, con in testa Lombardia e Veneto che stanno entrando in clima olimpico, per i Giochi invernali del 2026 di Milano-Cortina. A Rio eravamo il quarto paese Ue per numero di medaglie oggi siamo il primo. Abbiamo preso 12 medaglie in più, il 42%.La credibilità dello sport italiano è ai massimi livelli: si sono creati i presupposti ideali per ospitare grandi eventi in Italia. Per la prima volta tutti gli italiani hanno fatto il tifo al massimo livello per tutti gli azzurri. Abbraccio Bruno Rosetti che per un assurdo caso della vita non è potuto salire in barca il giorno della finale a causa della positività al Covid. E’ ancora positivo in una stanza di pochi metri quadri. Rappresenta la difficoltà di questi Giochi. Abbiamo reso felice un Paese. La responsabilità era grande, ma indubbiamente questa squadra che gestisce il Comitato olimpico è molto competente, una cosa molto rara nel nostro mondo. Lo abbiamo fatto per il Coni, che deve essere più centrale nella vita istituzionale del Paese“, le varie sottolineature di Malagò.

Giochi che sono stati una scommessa vinta anche dal punto di vista dell’organizzazione secondo il presidente del Coni: “Svolgere le Olimpiadi è stata una scommessa clamorosamente vinta dal Cio, dal Comitato organizzatore e dal governo giapponese. Ho sempre detto che le Olimpiadi avrebbero salvato le Olimpiadi. Oggi il presidente Thomas Bach ci ha ricordato dove eravamo prima della partenza: queste Olimpiadi sono una scommessa clamorosamente vinta“.

E guardando al futuro: “Parigi 2024 è tra meno di tre anni: bisogna prepararsi, giocare d’anticipo. Non è impossibile ripetere questo risultato, però dobbiamo occuparci di sport, solo di sport. Non possiamo più disperdere energie come abbiamo fatto in quest’ultimo anno e mezzo. La nostra proposta è di anticipare l’iter burocratico per lo ius soli sportivo, che ad oggi è infernale, un girone dantesco. È vero che a 18 anni puoi fare quello che vuoi, ma se aspetti il momento per fare la pratica hai perso una persona. A volte ci sono tre anni di gestazione e nel frattempo, se l’atleta non ha potuto vestire la maglia azzurra, o smette, o va nel suo paese di origine, oppure peggio arriva qualcun altro che studia la pratica e in un minuto gli dà cittadinanza e soldi. L’assenza del calcio ai Giochi a partire da Londra? Gravina mi ha detto: a Parigi andiamo insieme. E’ questo l’obiettivo. Però le qualificazioni sono fra pochi mesi, è una situazione che va gestita“.

Foto: LaPresse

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