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Olimpiadi, pagelle Italia 1° agosto: Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, fratelli d’oro di un’atletica rinata

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PAGELLE ITALIA OLIMPIADI TOKYO 2020 1° AGOSTO 

Marcel Jacobs (atletica), 10 e lode: grazie per sempre, cosa possiamo dirgli? Realizza l’impresa più incommensurabile della storia dello sport italiano. Vince la gara regina dell’atletica e delle Olimpiadi, la finale dei 100 metri: nessuno potrà mai superarlo, nulla sarà più grande di così. Stampa un tempo allucinante, 9″80: un record europeo che lo inserisce anche tra i top10 nelle liste mondiali di tutti i tempi. Gloria eterna a re Marcell!

Gianmarco Tamberi (atletica), 10 e lode: ha atteso 5 anni questo momento. Dalle lacrime di dolore di Montecarlo 2016 a quelle di gioia per l’apoteosi a lungo inseguita. Durante la stagione non aveva convinto, ma oggi si è trasformato in quello che doveva essere il suo giorno. Disputa la gara della vita, senza commettere alcun errore fino a quota 2,37. Poi festeggia l’oro a pari merito con il ‘fratello’ Barshim. E’ la consacrazione definitiva di un campione più forte del destino.

Renato Paratore e Guido Migliozzi (golf), 6: una Olimpiade piena di alta e bassi, conclusa rispettivamente in 27ma e 32ma posizione. Si tratta di dure ragazzi giovani, che hanno già dimostrato di poterci stare ai massimi livelli. Attendiamoli per i prossimi anni.

Italia completo equitazione, 7: dopo la prova di dressage da dimenticare, le amazzoni azzurre risalgono fino alla settima piazza dopo il cross-country. Un risultato di buon livello, da provare a difendere nella decisiva sezione riservata al salto ostacoli.

Squadra fioretto maschile, 3 (scherma): azzurri subito eliminati dal Giappone, una prestazione che non stupisce più di tanto perché arriva a suggello della peggiore Olimpiade per la scherma dal 1980. Da settembre sarà il momento delle rivoluzioni.

Sara Fantini (atletica), 7,5: brava a raggiungere una tutt’altro che semplice finale nel lancio del martello. Una ragazza che si è ormai consolidata su misure di poco superiori ai 70 metri.

Davide Re (atletica), 6: strappa la semifinale dei 400 metri, ma senza brillare. Fatica a tornare sui livelli del 2019: sarà durissima spingersi sino all’atto conclusivo.

Edoardo Scotti (atletica), 5: manca l’accesso alla semifinale dei 400 metri, pur con un 45″71 non disprezzabile. Dovrà ricaricare le energie in vista della staffetta in cui l’Italia inseguirà una finale.

Gregorio Paltrinieri (nuoto), 6,5: ci prova in tutti i modi, ma in questo sport non si inventa niente. A causa della mononucleosi non ha potuto prepararsi per i Giochi come avrebbe voluto. Per questo l’argento negli 800 sl appariva molto simile ad un miracolo. C’è ancora la 10 km in acque libere da affrontare senza particolari aspettative. Poi si penserà a Parigi 2024, dove c’è da scommetterci che il carpigiano mediterà rivincita…

4×100 mista femminile nuoto, 7,5: il sesto posto è un risultato molto positivo, che testimonia la vitalità del movimento femminile, pur senza punte da medaglia nelle distanze più brevi. Al momento l’anello più debole resta quello del dorso, non tanto per la condizione deficitaria mostrata da Margherita Panziera, quanto perché la veneta è una duecentista che viene adattata nei 100.

4×100 mista maschile, 9: un bronzo pesantissimo, di sicuro la medaglia più importante tra le sei conquistate dal nuoto in queste Olimpiadi. Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso ed Alessandro Miressi sono saliti sul podio nella staffetta più prestigiosa e che più di ogni altra rappresenta la cartina di tornasole di un movimento. In passato era impensabile per l’Italia avere a disposizione quattro grandi interpreti in tutti e quattro gli stili! E la giovane età degli azzurri lascia ben sperare anche per l’immediato futuro.

Silvia Zennaro (vela), 5: la maledizione della Medal Race, dopo Mattia Camboni, colpisce ancora! L’azzurra si gioca il tutto per tutto, ma incappa in una partenza falsa che le costa la squalifica e l’addio al sogno di salire sul podio. Per fortuna che Ruggero Tita e Caterina Banti affronteranno l’atto conclusivo della classe Nacra17 già certi di tornare in Italia con una medaglia, anche se l’obiettivo sarà quella del colore più pregiato.

Nazionale Italia volley maschile, 6,5: compitino svolto senza problemi contro il modesto Venezuela e secondo posto nel girone. La sorte dà una mano agli azzurri, che nel sorteggio per i quarti di finale pescano l’Argentina ed evitano la bestia nera Brasile! Potranno dunque giocarsi un posto tra le magnifiche quattro.

Luminosa Bogliolo (atletica), 8: bravissima a superare i propri limiti ed a siglare il nuovo record italiano in 12″75 nei 100 ostacoli. Il livello elevatissimo non le ha consentito l’accesso alla finale, ma può ritenersi assolutamente promossa.

Alessandro Sibilio (atletica), 8,5: in mezzo al magnifico delirio di Jacobs e Tamberi, per l’atletica italiana c’è spazio anche per questo 22enne di Napoli che arpiona la finale dei 400 ostacoli con il secondo tempo di ripescaggio, nonché il sesto crono assoluto delle semifinali. Per le medaglie è ancora presto, ma l’atletica tricolore ha trovato una nuova carta importante su cui investire per Parigi 2024.

Foto: Lapresse

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