Olimpiadi Tokyo, diversi atleti di una delegazione anonima beccati a bere alcolici in un parco. In arrivo sanzioni

Nelle Olimpiadi in epoca Covid-19 bisogna convivere con regole e restrizioni finora considerate anomale. Il Villaggio Olimpico, al solito molto festoso e popolato, è dunque teatro di rigidi controlli, ed a farne le spese potrebbero essere diversi atleti e funzionari di una delegazione per ora rimasta anonima, a causa di un fine serata nella norma fino a poco meno di 2 anni fa.

Gli atleti sarebbero stati scoperti a bere alcolici durante la scorsa notte in un parco sito all’interno del Villaggio Olimpico. Norme anti Covid dunque violate, come spiega il Direttore Generale di Tokyo 2020 Toshiro Muto: “Siamo consapevoli che la notte del 31 luglio diversi atleti e membri di una delegazione erano al parco nel Villaggio e consumavano alcolici”, commenta. “Attualmente stiamo indagando sulla situazione ed in base alle risultanze prenderemo le misure adatte”, continua Muto.

Prima dell’inizio dei Giochi gli organizzatori delle Olimpiadi, in accordo con i governatori del Giappone, e per allinearsi alle misure in vigore nel paese del Sol Levante, hanno confermato il divieto di consumare alcolici nelle aree comuni del Villaggio. Gli atleti possono comunque bere una rinfrescante birra all’interno delle proprie stanze private, tuttavia la vendita di alcolici è stata bloccata nei luoghi clou delle gare dopo una protesta pubblica.

I partecipanti ai Giochi sono stati avvertiti di rispettare le regole anti Covid-19 pena multe o addirittura espulsioni dalla kermesse olimpica. Ricordiamo che circa 18000 atleti e funzionari soggiornano all’interno del Villaggio, e che la struttura si trova sul lungomare di Harumi a circa sei km dal National Stadium. Tra i servizi disponibili figurano un bar, una banca, un fioraio, uno studio fotografico, una tintoria, ed un negozio di merchandising, oltre a ciò che riguarda il lato fitness e benessere degli atleti.

Foto: LaPresse