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Tokyo 2021

Olimpiadi Tokyo, l’Italia è la Nazione dell’Unione Europea che ha vinto più medaglie!

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L’Italia ha archiviato le Olimpiadi di Tokyo 2020 con 40 medaglie complessive: 10 ori, 10 argenti, 20 bronzi. Una spedizione trionfale, caratterizzata dal record di podi a cinque cerchi (superato di quattro unità il precedente primato siglato a Los Angeles 1932 e Roma 1960) e dalla top-10 nel medagliere per la settima volta consecutiva. Dopo una prima settimana di grandissima difficoltà, dovuta alle criticità riscontrate da scherma e tiro (zero titoli da due storici fortini azzurri), nella seconda parte dei Giochi la spedizione tricolore ha messo il turbo e ha raccolto ben otto ori, trascinata dalla doppietta di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi che ha invertito la tendenza.

L’Italia ha chiuso al decimo posto nel medagliere, con lo stesso numero di ori di Francia, Germania, Olanda: con un pizzico di fortuna in più, e un paio di argenti aggiuntivi in tasca, si poteva addirittura ambire alla settima piazza. Il Bel Paese ha comunque fatto meglio delle storiche rivali del Vecchio Continente per quanto concerne il numero complessivo di medagliere raccolte in Giappone: 40 per la nostra Nazione, 37 per i tedeschi, 36 per i tulipani, 33 per i transalpini. L’Italia è dunque il Paese dell’Unione Europa che ha vinto più medagliere alle Olimpiadi di Tokyo! Un primato davvero non da poco e particolarmente significativo in termini di prestigio e di concretezza sportivo, da fare valere nelle dovute sedi e da evidenziare quando si confrontano le varie realtà.

Ricordiamo che la Gran Bretagna non fa più parte dell’Unione Europa, pur essendo chiaramente un Paese che appartiene geograficamente al Vecchio Continente. I sudditi di Sua Maestà, che ormai sembrano soffrire il confronto diretto con gli azzurri (vedasi la finale degli Europei di calcio e l’esito della 4×100 maschile ai Giochi), hanno portato a casa 65 medaglie (22 ori, 21 argenti, 22 bronzi) e hanno chiuso al quarto posto nel medagliere alle spalle di USA, Cina e Giappone, davanti alla Russia (per cui vale lo stesso discorso fatto sull’Unione Europea).

Foto: Lapresse

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