Ciclismo

Olimpiadi Tokyo: Shanju e Tianshi sul podio con la spilla di Mao Zedong. Il CIO apre un’inchiesta

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Durante la cerimonia di premiazione della velocità a squadre del ciclismo su pista a Tokyo 2020, non è passato inosservato agli occhi del mondo quanto fatto dalle vincitrici cinesi Shanju Bao e Tianshi Zhong. Le atlete sono infatti salite sul gradino più alto del podio indossando nella tuta di squadra una spilla raffigurante Mao Zeodong, ex Presidente della Repubblica Popolare.

Quanto fatto dalle due cicliste rischia di violare l’articolo 50 della Carta Olimpica, dove è sottolineato il divieto di manifestazioni politiche durante la consegna delle medaglie: “Non è consentito – si legge – alcun tipo di manifestazione o di propaganda politica, religiosa o razziale nei siti, nelle sedi o in altre aree olimpiche“. Per questo motivo il CIO ha aperto un’inchiesta chiedendo spiegazioni al Comitato Olimpico cinese.

Come ricorda la Gazzetta dello sport Intorno agli anni sessanta i distintivi di Mao vennero indossati da milioni di cittadini cinesi, proprio per mostrare la totale lealtà al Presidente del Partito Comunista e alla rivoluzione ultra-radicale che ha lanciato nel 1966. Anche l’attuale leader politico, Xi Jinping, ha evocato più volte l’immagine di Mao per mere questioni di status.

ma quello di Shanju e Tianshi non è stato l’unico caso di queste Olimpiadi. Il 2 agosto infatti, la statunitense Raven Saunders, medaglia d’argento nel getto del peso, durante la premiazione ha alzato le braccia incrociando i polsi per manifestare sostegno a tutte le persone oppresse, in favore dei fotografi e un attimo dopo la conclusione dell’inno cinese per celebrare la vittoria di Gong Lijiao. A questo proposito il Comitato Olimpico USA ha già annunciato che non punirà l’atleta giudicando il fatto come “Rispettoso e privo di violazioni”.

Apertura invece dopo ad esempio l’inginocchiamento di alcune squadre di calcio femminile per il Black Lives Matter: il gesto, realizzato nel campo di gioco, non viola in alcun modo l’articolo 50, il quale è stato leggermente allentato negli scorsi mesi proprio per consentire messaggi di questo tipo: manifestazioni simili sono infatti autorizzate esclusivamente nel luogo di gara, mai sul podio.

1 Commento

  1. Giancarlo Amadio

    3 Agosto 2021 at 15:58

    Non c’è niente di più politicizzato che le olimpiadi, ovviamente dipende da cosa si intende per politica

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