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Pallanuoto, Italia-Serbia 6-10: le pagelle del Settebello. Squadra irriconoscibile, si salvano in pochi

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L’Italia esce meritatamente di scena ai quarti di finale del torneo olimpico di pallanuoto: il Settebello viene sconfitto per 6-10 dalla Serbia.

PAGELLE ITALIA-SERBIA PALLANUOTO OLIMPIADI

Marco Del Lungo, 6: fa quel che può. Para un rigore, cerca di tenere a galla l’Italia, ma non ci riesce. In un paio di circostanze è anche sfortunato, con i montanti che gli deviano addosso la sfera, ma la partita, purtroppo, non sarebbe cambiata di molto.

Francesco Di Fulvio, 4.5: segna l’unico gol a uomini pari del Settebello, ma è l’unica nota di merito. Non il solito giocatore, non si accende quasi mai.

Stefano Luongo, 5: nonostante l’ampio minutaggio, non dà il contributo che ci si attende. Sigla l’unica rete del terzo parziale, per il resto è evanescente.

Pietro Figlioli, 4: non parte titolare, entra a gara in corso ma non contribuisce alla causa azzurra. I palloni pesanti passano tutti dalle sue mani, ma su ben nove conclusioni non va mai in gol, fallendo anche tre superiorità.

Nicholas Presciutti, 6: tiene l’Italia in scia in avvio, con le due reti che valgono l’iniziale 2-2. Poi si grava di due falli ed il suo impiego viene limitato.

Alessandro Velotto, 4.5: gli attaccanti serbi lo fanno ammattire e non trova le giuste contromisure. Affonda col resto della squadra.

Vincenzo Renzuto Iodice, 3: in soli otto minuti spende i suoi tre falli gravi ed è costretto a guardare la partita dalla panchina.

Gonzalo Echenique, 4: Campagna gli dà fiducia facendolo partire dall’inizio e concedendogli un minutaggio elevato, ma lui va a fondo con tutta la squadra.

Niccolò Figari, 5: minutaggio scarso, inoltre accumula subito due falli gravi. Segna un gol, ma è troppo poco.

Michael Alexandre Bodegas, 4.5: fa a sportellate in avanti, ma spesso soccombe dinanzi alla difesa asfissiante dei serbi. Un solo gol, poi arrivano due falli gravi ed il suo utilizzo è minore.

Matteo Aicardi, 5: minutaggio non eccessivo, prova una sola volta la conclusione, senza fortuna. Due falli in attacco sanguinosi favoriscono i contrattacchi serbi.

Vincenzo Dolce, 5: scarso il suo impiego, ma anche lui prova senza fortuna in un paio di circostanze la conclusione a uomini pari.

Foto: LaPresse

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