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Pallanuoto, Olimpiadi Tokyo: la Serbia ringrazia Filipovic, batte la Spagna e raggiunge in finale la Grecia

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La Serbia vola in finale e tenterà il bis nel torneo maschile di pallanuoto da Paese con una propria vita distinta. La seconda semifinale del torneo olimpico vede la vittoria dei maestri serbi per 10-9 sulla Spagna, anche se servono tanta fatica e un Filipovic provvidenziale a 26 secondi dalla fine. Sfida, dunque, alla Grecia per la medaglia d’oro, mentre Spagna e Ungheria andranno per il bronzo.

Per larga parte del primo quarto le due squadre, in superiorità numerica o no, hanno parecchia difficoltà a segnare. Questo fino a quando arrivano Filipovic e Prlainovic, che sfruttano proprio due di queste situazioni negli ultimi due minuti per procedere a spedire sul 2-0 gli attuali campioni in carica.

Gli spagnoli non demordono, e nella seconda frazione di reti ne trovano cinque, bucando ripetutamente la difesa serba (in tutti i sensi) con Munarriz Egana (due volte), Bustos Sanchez, Tahull Compte e Perrone Rocha. La Serbia resta comunque vicina grazie alle superiorità sfruttate da Mandic e, proprio a 2 secondi dalla fine del tempo, Jaksic.

Il terzo periodo ricalca per molti aspetti il primo, nel senso che per cinque minuti non si segna. Poi Granados Ortega e Mallarach Guell siglano il +3 iberico, prima di un altro gol con l’uomo in più di Rasovic. Cambia però tutto nell’ultimo quarto, con le varie sostituzioni determinate (anche) dalle esclusioni. La Serbia rimonta fino all’8-8 con Mitrovic a 2′ dalla fine, subisce Tahull Compte, ma pareggia di nuovo con Mandic. Si arriva all’ultima azione, ed è Filipovic dalla distanza a ridare il vantaggio ai suoi. Ci prova dopo il time out la Spagna, ma con un fallo in attacco si chiudono le speranze.

Foto: LaPresse

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