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Paralimpiadi 2021, Luca Pancalli: “69 esordienti dato molto significativo. Orgogliosi del supporto della gente”

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Luca Pancalli arriva alla sua quattordicesima volta alle Paralimpiadi, contandole tutte. Ne ha disputate 4 da atleta e, con questa, sono 10 da dirigente: il massimo dirigente del movimento paralimpico azzurro fa le carte a una spedizione che si preannuncia davvero importante.

Queste le sue parole alla Gazzetta dello Sport proprio in questo senso: “(Partecipazione record) non solo nei numeri, ma anche nella qualità. 115 atleti è il nostro record assoluto, ci sono più donne che uomini (63-52), altro primato. Saremo presenti in 15 delle 22 discipline previste dal programma ai Giochi. Poi c’è la notizia che esordiamo in due sport: taekwondo e sitting volley. E poi un altro dato che secondo me è molto significativo è che ci sono 69 esordienti. Il che vuole dire che stiamo lavorando anche sulle generazioni future. E naturalmente l’età media della squadra che si abbassa. Tutto questo è pianificato. Nello sport quasi nulla accade per caso, fortuna o miracolo. Dietro a questi numeri c’è un lavoro fatto in profondità dalle federazioni, dai Corpi militari dello Stato e che vanno ringraziati, ma soprattutto dalle società di base a cui i nostri atleti fanno riferimento. Un vero risultato di squadra“.

Sul confronto tra medaglie con gli olimpici da quota 40 (più per parlare che per altro): “La battaglia scherzosa con Giovanni (Malagò) è qualcosa che va avanti da anni. Siamo stati i primi tifosi degli olimpici, perché lo sport italiano è uno solo. Ma adesso dico solo che speriamo di fare bene anche noi… Ho detto bene, non meglio, mi raccomando. Lo sanno tutti che sono molto scaramantico, fin da quando erano atleta…

Obiettivi: “Quello delle medaglie è facile da vedere. Poi ce n’è uno a più lunga gittata: cambiare la nostra società civile, intercettare tanti altri ragazzi e ragazze disabili che ancora non hanno conosciuto lo sport. E che attraverso i racconti che arriveranno da questa Paralimpiade si potranno appassionare alla pratica sportiva. E la missione (internazionale) dei Giochi è che attraverso lo sport cambiare la percezione del mondo paralimpico nel mondo. A questo proposito il sostegno che abbiamo avuto in queste ultime ore, dalla gente, tramite i social, come se a Tokyo stesse per andare in onda il secondo tempo di un grande kolossal dello sport, ci inorgoglisce molto”.

Foto: LaPresse

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