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Scherma, Daniele Garozzo: “Non è la prima volta che la squadra non va bene. Dobbiamo capire cosa cambiare”

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La scherma italiana, storica fucina di medaglie e di successi, è sotto processo. Dopo 41 anni da Mosca 1980 la spedizione italiana torna a casa senza ori. Cinque i podi degli azzurri a Tokyo 2020, con il fioretto che ha portato l’argento di Daniele Garozzo ed il bronzo a squadre femminile, la sciabola gli argenti di Luigi Samele e della squadra maschile, ed infine la spada con il bronzo a squadre femminile.

Nonostante l’argento Garozzo non può essere pienamente soddisfatto delle sue Olimpiadi. Il siciliano è abituato a scendere in pedana sempre per il massimo, ma Tokyo è parsa stregata, come rivela al Corriere dello Sport: “E’ andato tutto storto ed abbiamo tirato male. Non è la prima volta che andiamo male con la squadra, dobbiamo fare una profonda analisi per capire cosa è successo”, commenta il catanese.

Gruppo coeso, affiatato, ma non è servito a superare i quarti di finale contro il Giappone: “Credo manchi qualcosa nelle dinamiche di funzionamento della squadra. Siamo tutti legati da un profondo rapporto di amicizia, ma non è detto che quattro amici facciano una buona squadra”, continua Garozzo.

In merito alle polemiche ed alle voci sul CT Andrea Cipressa, dichiara: “Credo che tutti siamo chiamati a fare delle riflessioni, dal CT a noi atleti, alla Federazione, ai maestri. Ognuno ha le sue colpe e bisogna guardare in faccia la realtà. Cipressa lo conosco bene ed è rammaricato. Quello che è accaduto a Rio è successo anche a Tokyo, non deve capitare una terza volta, ma per andare a medaglia a Parigi bisogna cambiare subito registro”.

Infine, sulle zero medaglie d’oro e sullo stato della scherma italiana, Garozzo accetta le critiche: “Prima della nostra gara il clima era teso, se un team non funziona bisogna guardare anche oltre la pedana. Credo sia giusto che la scherma venga criticata perché siamo il fiore all’occhiello dello sport italiano. Non è andata bene e bisogna affrontare la situazione”, conclude l’azzurro.

Foto: LaPresse

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