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Scherma, Paolo Azzi: “Rammaricato e sorpreso dalla richiesta di sostituzione del CT Andrea Cipressa”

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Tempo di bilanci e processi per la scherma italiana, dopo la conclusione delle Olimpiadi di Tokyo. Giochi amari per la spedizione azzurra, che in ogni caso torna in Italia con cinque medaglie, ma con la consapevolezza di dover cambiare qualcosa in vista di Parigi 2024.

In questi giorni si sono susseguite voci, circa un tumulto interno, ed una lettera firmata da ben 15 atleti della nazionale di fioretto. Il Presidente Federale Paolo Azzi ha voluto far chiarezza con un comunicato: “Nel ribadire quanto già affermato al termine del programma delle gare di scherma all’Olimpiade di Tokyo 2020, che ha visto la nostra spedizione concludere con cinque medaglie, la Federazione Italiana Scherma sta valutando, con equilibrio e attenzione, la situazione che sarà alla base della programmazione del nuovo “triennio” che condurrà ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, attraverso nuovi importanti impegni internazionali che ci auguriamo possano riprendere il proprio normale “corso” a cominciare dalla stagione di Coppa del Mondo”, dichiara Azzi.

Rispetto alla classica calendarizzazione, i tempi per studiare il da farsi sono ristretti a causa dello stravolgimento dei calendari a causa del perdurare della pandemia: “Una fase importante di analisi e riflessione, per ottimizzare i tempi, più ristretti del solito a causa della rivoluzione dei calendari imposta dalla pandemia nell’ultimo anno e mezzo, che ci separano dal nuovo appuntamento con la Qualificazione Olimpica. Nessun dettaglio sarà tralasciato per programmare nel migliore dei modi il prossimo futuro in linea con la tradizione e le prerogative del lavoro della Federazione Italiana Scherma”, continua il Presidente Federale.

Gli atleti saranno messi al centro dell’azione Federale, dai più giovani a coloro che calcano già palcoscenici internazionali: “E’ scontato ma opportuno ricordare che da sempre, e ancor di più con il recente insediamento del nuovo Consiglio Federale eletto nel 2021, la Federscherma ha messo al centro della propria azione la figura degli atleti. Una convinta linea guida finalizzata a mettere i nostri schermidori nelle condizioni migliori per potersi confrontare ai vertici del panorama internazionale, rafforzata anche dalla qualificata e autorevole rappresentanza che la componente atleti ha in Consiglio Federale”, continua Azzi.

Infine, circa le voci di una rivolta dei fiorettisti, ribadisce: “Ho personalmente incontrato giovedì mattina, in una call, una delegazione di fiorettisti, un colloquio sereno a seguito del quale mi ha a dir poco sorpreso, e fortemente rammaricato, la forzatura irrispettosa nei toni e nei modi a proposito di una richiesta che va al di là delle competenze degli atleti come la sostituzione del CT, un tecnico apprezzato come Andrea Cipressa, con una storia sportiva di assoluto blasone, grazie al quale anche nel recente passato il fioretto italiano ha vinto tanto. La Federazione Italiana Scherma valuterà e comunicherà ogni iniziativa, le cui responsabilità e competenze in ambito federale sono esclusivamente in capo al Presidente e ai rappresentanti eletti in Consiglio. Ciò nel corretto e imprescindibile rispetto dei ruoli che ha sempre contraddistinto lo spirito e il modo d’agire del nostro mondo”, conclude il Presidente.

Foto: Federscherma

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