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Simone Biles spiega come ha risolto i Twisties: “Allenamenti in segreto, grazie alla Junetendo”. Retroscena alle Olimpiadi

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Simone Biles non è riuscita a essere la grande protagonista delle Olimpiadi di Tokyo 2021 per quanto riguarda i risultati (era la favorita per la conquista di cinque medaglie d’oro) ma ha dato una lezione di sport e di vita quando ha parlato con grande coraggio dei propri problemi psico-motori. La statunitense aveva posto la luce sui Twisties, ovvero quei blocchi mentali che impediscono di controllare il proprio corpo durante le grandi evoluzioni in aria e che possono essere davvero molto pericolosi.

La 24enne si era ritirata durante la finale a squadre (aveva rischiato tantissimo al volteggio) e poi aveva rinunciato ad all-around, volteggio, parallele asimmetriche, corpo libero. La Reginetta della Polvere di Magnesio si era poi rimessa in gioco prendendo parte alla Finale di Specialità alla trave, conquistando una meravigliosa medaglia di bronzo. Simone Biles è tornata a casa e deciderà cosa fare del proprio futuro dopo questa rassegna a cinque cerchi, ma nel frattempo ha svelato come ha risolto parzialmente il proprio problema durante le Olimpiadi, in modo da tornare in pedana per l’ultima gara.

Sarò per sempre grata all’Università di Junetendo per avermi permesso di venire ad allenarmi in segreto, per cercare di recuperare le mie capacità“. Il suo messaggio sui profili social spiega in parte quanto è successo. La ginnastica più vincente di sempre ai Mondiali si è allenata in una palestra “segreta” messa a diposizione da una delle Università di Tokyo.

Simone Biles si è potuta allenare per un paio di ore al giorno, per tutta la settimana, lontana da occhi indiscreti e senza la pressione che l’aveva fiaccata. Simone Biles è ripartita dagli esercizi di base e da elementi distanti da quelli a cui era abituata, sfruttando materassi e soluzioni in buca per ritrovarsi dopo il momento di smarrimento. Missione portata a termine, come dimostra il bronzo vinto alla trave nonostante un esercizio privo di avvitamenti proprio a causa delle criticità riscontrate. E Simone ringrazia: “I giapponesi forse sono le persone più dolci che abbia mai incontrato nella mia vita, grazie di cuore“.

Foto: Lapresse

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